Sabra e Chatila, parlamentare palestinese: i crimini israeliani avvengono sotto gli occhi del mondo

Nablus-Quds Press. “Dal 1948, data in cui la Palestina fu occupata, e fino ad oggi, i crimini dell’occupazione israeliana e delle bande di coloni estremisti non si sono mai fermati”. Lo dichiara un parlamentare palestinese di Nablus, nord della Cisgiordania.

In alcune dichiarazioni rilasciate a Quds Press lunedì 16 settembre, Husni al-Burini, deputato di Cambiamento e riforma, blocco parlamentare del movimento di Hamas, ha affermato che il massacro di Sabra e Shatila “è solo uno di una serie di crimini efferati commessi contro i palestinesi indifesi”.

Al-Burini ha ritenuto che “il silenzio della comunità internazionale nei confronti dei crimini israeliani, e il fatto che gli arabi si sono affrettati a stringere accordi di pace dopo ogni crimine commesso dall’occupazione, sono stati i fattori che hanno incoraggiato Israele a commettere più massacri e uccidere più civili innocenti, senza preoccuparsi per una possibile punizione”.

Il deputato ha sottolineato che “i negoziati con l’occupazione, che proseguono da decenni, hanno fornito una copertura legale ai crimini di quest’ultima”. “Ciò si aggiunge al fatto che coloro i quali hanno commesso questi crimini sono ancora a piede libero senza né freni né controlli”, ha aggiunto.

Secondo al-Burini “i massacri di Sabra e Shatila rimarranno la testimonianza del razzismo e della brutalità dell’occupazione, che ha commesso i crimini più efferati contro i palestinesi allo scopo di costringerli a lasciare la loro terra e insediare altri al loro posto”.

Ha poi proseguito: “I crimini dell’occupazione sono stati commessi con la partecipazione internazionale, in particolare quella della Gran Bretagna, con la sua sciagurata dichiarazione di Balfour concessa alle bande sioniste”. Ha aggiunto che la Gran Bretagna “ha garantito tutte le condizioni necessarie e fornito la protezione internazionali alle bande sioniste, perché commettano i loro crimini e costituiscano il loro Stato sulla terra della Palestina”.

Il 16 settembre di ogni anno ricorre l’anniversario di Sabra e Shatila, l’eccidio falangista-israeliano perpetrato tra il 16 e il 18 settembre 1982, nei campi profughi di Sabra e Shatila, in Libano, dove trovarono la morte migliaia di palestinesi, tra cui molte donne e bambini.