Sabun, un emozionante romanzo realista sulla Palestina occupata

InfoPal. Di Angela Lano. “Sabun”, il primo romanzo di Alae Al Said, una giovane donna italo-palestinese che vive e studia a Milano, è un’opera letteraria di genere realistico, con un forte impatto emotivo, che percorre, insieme ai suoi personaggi, la storia della Palestina, la sua tragedia e la sua resilienza e resistenza, coinvolgendo il lettore già dalle prime pagine.

Il romanzo narra la storia di Asia, della sua famiglia e di quella dei suoi amici e vicini che vivono sotto la schiacciante oppressione israeliana. Viene descritta la vita quotidiana e familiare, la cronaca e la lotta nella Palestina occupata dagli anni ’70 ai nostri giorni, raccontata con l’interessante stratagemma letterario della narrazione alternata di tre punti di vista: quello di Asia, del fratello Imran e dell’amico e poi sposo, Loqman, le cui vite sono intrecciate fino alla fine, scorrendo su linee comunicanti e interdipendenti, che si fondono con quelle degli abitanti della bella Nablus e del resto della Palestina, mettendone in luce speranze, sogni, amori, contraddizioni e tragedie.

La scrittrice ci coinvolge – sarebbe meglio dire, ci travolge – nella storia di Asia, Imran e Loqman, raccontandone, con la delicata sensibilità e, allo stesso tempo, fermezza, di un pittore che dipinge un quadro pieno di dettagli, i progetti, gli amori giovanili, i dolori, le lotte politiche all’ombra della crudele e asfissiante presenza dell’occupante israeliano.

Oltre alla forte denuncia dell’oppressione israeliana, dell’ingiustizia storica verso i nativi palestinesi, “Sabun” tratta anche di temi scomodi come le violenze e gli abusi sessuali che ragazze e donne palestinesi subiscono nelle carceri israeliane, e lo stigma sociale e familiare a cui esse sono sottoposte una volta uscite di prigione; il maschilismo ancora presente nella società palestinese, ma anche il diritto a una profonda sensibilità da parte dei ragazzi; l’emigrazione di Palestinesi e le morti in mare… Sarà proprio su questo scenario terribile che si articolerà l’epilogo del romanzo.

L’approccio narrativo di Alae Al Said è coraggioso, impattante, attento al dettaglio, quasi fosse la sceneggiatura di un film costruito in due parti di 31 e 41 capitoli ciascuna: 72 scene che ripercorrono, in tutti i loro aspetti, la vita e la tragedia di un intero popolo, in un crescendo empatico di emozioni e sentimenti.

“Sabun”, di Alae Al Said, Zambon editore, 2018; prefazione di Diego Siragusa.