Sadismo psicopatico israeliano: le detenute della prigione di Damon sottoposte a trattamenti brutali

Ramallah-Wafa. La Commissione per i Prigionieri palestinesi ha rivelato mercoledì che le dure condizioni e gli abusi subiti dalle detenute palestinesi nel carcere israeliano di Damon continuano ad aumentare, a un livello che può essere descritto solo come brutale.

In una dichiarazione rilasciata a seguito di una visita dell’avvocato della Commissione, è stato rivelato che l’amministrazione carceraria continua a negare alle detenute indumenti invernali essenziali e coperte, nonostante l’inizio della stagione fredda.

Ogni detenuta ha una sola casacca invernale, ha aggiunto, e i prodotti per l’igiene di base, compresi gli articoli per la cura personale, sono severamente limitati. A ogni detenuta è permesso soltanto un sacchettino di shampoo, inadeguato alle loro esigenze.

Il rapporto ha inoltre evidenziato che il cibo fornito alle donne è insufficiente e di scarsa qualità, e ciò le costringe a mangiare legumi da oltre sette mesi, il che porta a problemi di salute come la costipazione.

Inoltre, la commissione ha affermato che le guardie carcerarie irrompono nelle stanze senza riguardo per la privacy, confiscando effetti personali. In alcuni casi, hanno spruzzato gas all’interno delle stanze,  hanno eseguito punizioni collettive senza motivo apparente e lanciato insulti alle donne.

Inoltre, le prigioniere hanno riferito che, di recente, il vicedirettore del carcere di Damon ha aggredito fisicamente alcune di loro.

La Commissione ha inoltre osservato che, nonostante le cattive condizioni di salute delle prigioniere, esse evitano di cercare assistenza medica presso la clinica della prigione. Questo è dovuto al fatto che l’amministrazione le interroga invece di fornire adeguate cure mediche durante queste visite.

In un ulteriore peggioramento, le prigioniere hanno rivelato che le autorità carcerarie hanno posizionato barriere di plastica sulle porte delle loro celle per impedire la comunicazione tra le donne, isolandole ulteriormente l’una dall’altra.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli