Saleh: non abbiamo dato alcuna garanzia di impunità ai leader israeliani

Al-Khalil (Hebron) – InfoPal. Saleh Rafat, membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), ha assicurato che i palestinesi sono tuttora intenzionati a processare gli israeliani per i loro crimini. Egli ha anche ribadito che la leadership palestinese non si è piegata alle pressioni esercitate da Usa e Gran Bretagna, per ottenere delle garanzie che i leader israeliani non vengano perseguiti in sedi internazionali.

Saleh ha sottolineato che i palestinesi si sono rivolti in passato ai tribunali internazionali e hanno cercato di aderire alla Statuto di Roma del Tribunale criminale internazionale, “tuttavia, tutti i ricorsi sono stati respinti, in quanto la Palestina non era considerato uno Stato. Se dovessimo essere accolti come Stato non membro (lo sono stati, ndr) questa volta, firmeremo questo statuto, facendovi ricorso per processare tutti coloro che hanno commesso dei crimini contro i palestinesi”.

Il funzionario palestinese ha dichiarato: “Se la proposta palestinese per ottenere un seggio all’Onu, come Stato non membro, dovesse essere accolta, cercheremo di aderire ad una serie di organizzazioni e agenzie appartenenti all’Onu, e firmeremo tutte le convenzioni internazionali che il nuovo status ci permetterà di firmare, compresa quella relativa alla Corte criminale internazionale e la Convenzioni di Ginevra”.

Rafat ha riferito che la proposta palestinese “consiste nel richiedere il riconoscimento di uno Stato palestinese, con Gerusalemme capitale, all’interno dei confini del 1967. Una volta ottenuta l’adesione, si tornerà a negoziare per definire i dettagli che comprenderanno le questioni di Gerusalemme, i rifugiati, l’acqua e i confini” . Egli ha anche ribadito l’attaccamento ai diritti del popolo palestinese e in primis, il diritto di ritorno nella propria patria”.