Scioperi in Palestina: il ministero della Sanità della Striscia di Gaza chiede ai medici di non disertare il servizio.

Gaza – Infopal. Il ministro della Salute del governo Hamas della Striscia di Gaza, dott. Basim Na’im, ha chiesto ai dipendenti del suo ministero di non scioperare e di rispettare i propri doveri.

Il governo di Gaza ritiene, infatti, l’invito a scioperare, giunto dal sindacato generale dei lavoratori, a Ramallah, "sospetto" e una "minaccia alla sopravvivenza" dei malati e, dunque, una sorta di "rafforzamento" dell’assedio imposto da Israele".

Na’im ha affermato che si tratta di uno sciopero "politico" e ha aggiunto che il sindacato non ha diritto di indirlo in quanto "riceve finanziamenti diretti dall’ANP di Ramallah", che, a sua volta, "è la responsabile dei tagli agli stipendi dei dipendenti". Insomma, per il governo di Gaza, un sindacato sostenuto economicamente da un datore di lavoro, l’Autorità nazionale, che riduce i salari e licenzia, non ha diritto a organizzare scioperi di categoria.

In un comunicato stampa, Na’im ha chiesto ai lavoratori in sciopero di "mettere davanti a tutto gli interessi nazionali palestinesi prima di quelli personali o di partito".

Nello stesso contesto, questa mattina, Hamas ha invitato la popolazione a protestare contro il personale sanitario che ha aderito allo sciopero: un sit-in si sta attualmente svolgendo davanti alle abitazioni di alcuni medici.

Alcuni mezzi di informazione palestinesi ieri hanno riportato la notizia secondo cui decine di familiari di malati stanno partecipando a una protesta di fronte alle case dei dottori in sciopero.

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, tuttavia, ha negato un "qualsiasi coinvolgimento" nella protesta dei cittadini.