Nablus. Martedì sono scoppiati scontri armati tra giovani palestinesi e forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese che avevano invaso la Città Vecchia di Nablus. L’esito degli scontri è di 13 feriti.
Il governatore di Nablus, Akram Rujoub, ha dichiarato a Ma’an che le forze dell’Anp stavano cercando di arrestare un sospetto implicato in recenti casi di omicidio, quando sono scoppiati scontri con uomini armati nella Città Vecchia.
Sette giovani e cinque poliziotti dell’Anp sono rimasti feriti. Il sospetto è Hani Halaweh, che le forze dell’Anp credono sia coinvolto nell’omicidio di Ashraf al-Beia, avvenuto due mesi fa. Tuttavia, Halaweh, un leader delle Brigate al-Aqsa, ala militare di Fatah, ha accusato l’Anp di eseguire delle incursioni “contro le abitazioni dei martiri, dei prigionieri e dei combattenti della resistenza nella Città Vecchia – cosa che noi non permettiamo”.
Halaweh ha aggiunto: “Consideriamo l’Anp come un progetto nazionale palestinese che deve proteggerci e difenderci, ma ci sono persone nell’Anp che ancora danno la caccia ai combattenti della resistenza quando invece dovrebbero perseguire le spie e gli spacciatori”.
Lo scontro a fuoco di martedì fa seguito a forti frustrazioni della popolazione palestinese verso l’Anp e la sua inazione in questi mesi di disordini nei Territori palestinesi.
(Fonte: Ma’an)