Scontri violenti tra IOF e palestinesi in diverse aree della Palestina occupata

Palestina – PIC e Quds Press. L’intensità degli scontri a Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme è aumentata nelle ultime 48 ore e la stampa israeliana parla ora della perdita di controllo della situazione.

Mercoledì mattina, il quotidiano israeliano Maariv ha pubblicato in prima pagina il titolo “Lo Stato sta bruciando”.

Martedì sera, le Brigate Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno lanciato un grande attacco missilistico contro Tel Aviv e dintorni, con 130 missili pesanti, come risposta agli attacchi con aerei da guerra israeliani che hanno preso di mira edifici civili a Gaza.

Le Brigate Qassam hanno anche preso di mira una jeep militare israeliana con un missile guidato, sparato dal nord della Striscia di Gaza. Un ufficiale israeliano è stato ucciso e altri due sono rimasti gravemente feriti, secondo quanto affermato dal quotidiano israeliano Yediot Aharonot.

Mercoledì, le forze d’occupazione israeliane (IOF) hanno annunciato di aver intercettato un drone proveniente dalla Striscia di Gaza, che si dirigeva verso le colonie nelle prossimità di Gaza.

Nella Gerusalemme occupata, testimoni hanno affermato che giovani locali hanno aperto il fuoco contro i poliziotti israeliani che hanno invaso il campo profughi di Qalandia.

In Cisgiordania, le IOF hanno arrestato 46 cittadini palestinesi.

A Jenin, fonti locali hanno detto che le IOF hanno fatto irruzione nella città e diversi giovani, che indossavano maschere, hanno aperto il fuoco contro i soldati e si sono scontrati con loro, prima che questi si ritirassero.

A Hebron, il campo profughi di al-Fawwar è stato testimone di violenti scontri tra cittadini e soldati delle IOF. Il giovane Hussein Atteya al-Titi, 26 anni, è stato ucciso, mentre altri sono rimasti feriti.

Martedì, nella città di Lod, sono scoppiati violenti scontri tra palestinesi e israeliani, in quella che è stata definita dal sindaco Yair Revivo come “guerra civile tra arabi ed ebrei”.

Dopo le continue proteste palestinesi, le autorità israeliane hanno perso il controllo completo della città e, mercoledì all’alba, per la prima volta dal 1966, hanno dichiarato lo stato d’emergenza.

Da parte sua, Fathi al-Qarawi, parlamentare di Hamas a Tulkarem, ha confermato che le azioni pubbliche in Palestina esprimono una reazione forte, violenta e dura contro i crimini israeliani nella moschea di al-Aqsa e a Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme occupata, e anche come risposta all’embargo imposto a Gaza da più di 15 anni.

L’occupazione israeliana continua la sua aggressione sulla Striscia di Gaza, per il terzo giorno consecutivo.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.