Scotland Yard ha paura delle forze di sicurezza israeliane.

Riceviamo da Luisa Morgantini e pubblichiamo.

Una riflessione: se anche Scotland Yard ha paura dei militari e poliziotti israeliani (nel caso di cui si parla qui di seguito, di scorta a un criminale di guerra), immaginiamo che timore possono avere del governo di Israele e dei suoi servizi di intelligence politici e intellettuali europei, italiani in primis…

Care tutte e tutti,

vi invio sotto l’ennesima notizia del tentativo in Inghilterra di arrestare ufficiali dell’esercito Israeliani che si sono macchiati per aver commesso reati che violano apertamente la Quarta Convenzione di Ginevra e che quindi sono perseguibili dalla legge.

In questo caso Scotland Yard ha deciso nel settembre 2005 di non arrestare un sospettato di crimini di guerra, il maggior Generale Doron Almog, che aveva dato l’autorizzazione il 10 gennaio 2002 ai bulldozer israeliani di distruggere 59 case nel campo profughi di Rafah , nella Striscia di Gaza. I documenti sono apparsi solo oggi: la polizia britannica ha deciso di non fermare Almog che era a bordo di un aereo della compagnia El Al all’aeroporto di Heathrow per timore di uno scontro armato con il servizio di sicurezza israeliano.

Purtroppo anche in quell’occasione , nonostante l’impegno del Palestinian Centre for Human Rights e dei loro rappresentanti in Inghilterra presso le Corti di competenza, riuscendo ad ottenere un mandato di arresto per Almog, l’ufficiale fu lasciato ripartire dalla polizia britannica.

Vi invio sotto il comunicato del Palestinian Centre for Human Rights; la notizia è apparsa oggi anche sul Guardian e sull’Ansa.

L’avviso di arresto era stato emesso da una Corte Inglese, esattamente dal giudice distrettuale Timothy Workman in seguito alle richieste presentate da avvocati inglesi che agiscono per conto delle vittime palestinesi a cui furono demolite le case nel 2002 a Gaza.

Secondo la legge britannica, i crimini di guerra sono di una tale gravità che ciò consente alle Corti inglesi di avere la giurisdizione per perseguire i sospettati di tali crimini, anche se sono stati commessi non su suolo inglese.

Vi rinnovo la richiesta fatta già tempo fa: vi sono persone competenti (avvocati, associazioni di avvocati…) pronte ad impegnarsi perché anche in Italia si tenti di fare quello che accade nel Regno Unito: cercare di usare la legalità per fermare i criminali di guerra?

Un abbraccio

Luisa Morgantini 

La polizia inglese temeva " un confronto armato" con il servizio di sicurezza Israeliano all’aeroporto di Heathrow

L’IPCC (Indipendent Police Complaint Commission) rivela perchè il sospettato di crimini di guerra Doron Almog è sfuggito all’arresto l’11 settembre del 2005.

Il 10 gennaio 2002 i bulldozer israeliani hanno distrutto 59 case nel campo profughi di Rafah , nella Striscia di Gaza. Gli abitanti scapparono dalle loro case in una giornata piovosa, molti di loro perdendo tutto ciò che era in loro possesso. Tra questi senza casa, molti bambini sono stati terrorizzati e traumatizzati. L’ufficiale del Comando che autorizzò la demolizione delle case era il Generale maggiore (riservista) Doron Almog.

La distruzione di proprietà non giustificata da una reale necessità militare e portata avanti illegalmente è una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra.

La punizione collettiva di civili è anch’essa vietata secondo le Convenzioni di Ginevra.

Nel corso degli anni, molti civili palestinesi hanno cercato di ottenere un’ indennità , pacificamente e legalmente, presso le Corti Israeliane per incidenti di questa natura. Purtroppo le Corti hanno dichiarato queste questioni non soggette a poter essere "giudicabili"(anche questo di fatto è una violazione della Convenzione).

Offrire alle persone che subiscono un danno o un’ingiustizia una via per essere risarcite senza l’uso della violenza è fondamentale per preservare il ruolo della legalità.

Come Doron Almog è sfuggito all’arresto

Il 10 settembre 2005 il magistrato capo di Londra, Timothy Workman ha emesso un avviso di arresto per Almog, con l’accusa di aver commesso una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 che nel Regno Unito è un reato criminale contrariamente all’Atto del 1957 della Convenzione di Ginevra.

L’avviso di arresto fu trasmesso all’Unità dell’Anti terrorismo e Crimini di Guerra della polizia Cittadina che però ha fallito nell’eseguire il mandato di arresto, dal momento che Almog, che era stato avvisato tempestivamente in merito all’arresto dallo staff dell’Ambasciata Israeliana, si rifiutò di abbandonare il volo che era appena atterrato all’aeroporto Heathrow e i poliziotti inglesi decisero di non andare sull’aereo per arrestarlo.

Una delle vittime di Almog, Mr Abdul Matar, ha presentato una denuncia accusando la polizia inglese per aver avvisato tempestivamente Almog e per non averlo arresto. La MPS (Servizio di Polizia cittadina) inizialmente ha rifiutato di registrare la denuncia ma in seguito all’intervento dell’Indipendent Police Complaint Commission (IPCC) i dettagli scioccanti sulle loro inadempienze sono state rese pubbliche!

-Il MPS no solo aveva informato 6 diverse agenzie di polizia e sicurezza dell’esistenza della denuncia "segreta", ma aveva reso pubbliche informazioni confidenziali ad un "partner fidato" (un civile, non ancora identificato) per avere dei consigli in merito a come comportarsi

-Il partner fidato aveva istruito un avvocato per rappresent
are Mr Almog e aveva condotto indagini sulla locale comunità ebraica a Solihull (che Almog doveva visitare) per verificare gli appuntamenti fissati per l’ufficiale israeliano

-La polizia britannica ha anche contattato la compagnia aerea El Al mentre Mr Almog era in viaggio verso il Regno Unito (più tardi El Al ha negato l’accesso alla polizia britannica all’aereo, sul quale c’era Almog)-

Non stupisce quindi che Mr Almog sia stato avvisato per tempo dell’esistenza di una denuncia a suo carico e che decise così di non lasciare l’aeroplano l’11 settembre. Stupiscono invece le ragioni per le quali il Sovrintendente del Dipartimento MacBrayne e il Comandante McDowall (della polizia britannica) abbiano decisodi non salire sull’aeroplano:

– Non era abbastanza chiaro se la polizia fosse legalmente autorizzata a salire sull’aeroplano e se fossero preoccupati del rischio di un confronto armato con il servizio di sicurezza israeliano

– la polizia era preoccupata del’impatto sull’opinione pubblica di un’operazione di polizia all’interno dell’aeroporto inglese e dell’impatto sulla comunità dell’arresto di un ex comandante Israeliano

E’ preoccupante che per evitare tali rischi, si sia arrivati all’inadempienza della polizia britannica.

Doron Almog ha 54 anni, era GOC del Comando Sud dell’esercito Israeliano dall’8 dicembre 2000 al 7 Luglio 2003. All’interno dei Territori Occupati è stato responsabile di uan lunga serie di violazioni dei diritti umani.

La persecuzione dei sospettati dei crimini di guerra è una strategia a lungo termine portata avanti dal PCHR per combattere la cultura dell’impunità che è endemica all’interno del sistema militare giuridico e politico israeliano.

Per maggiori info si possono contattare:

Raji Sourani, Avvocato e Direttore del PCHR- paleestinian Centre for Human Rights

pchr@pchrgaza.org sito web: www.pchrgaza.org phone: 00972 599 412919

 

Daniel Machover, partner phone: 0044 (0)7773 341096 oppure

Kate Maynard, Solicitor phone 0044 (0)7899 982977

Hickman & Rose socititors sito we: www. Hickmanandrose.co.uk

Traduzione a cura dell’Ufficio di Luisa Morgantini 

www.luisamorgantini.net 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.