Se la detenzione di un soldato israeliano è un crimine di guerra, cos’è la detenzione di migliaia di civili palestinesi?

MEMO. Di Motassem A Dalloul. All’inizio di questa settimana (1/7/2022, ndr) le Brigate Izzedine Al-Qassam hanno rilasciato un breve filmato che mostra un soldato israeliano prigioniero di guerra, Hisham Al-Sayed, sdraiato sul letto e legato a un ventilatore.

Le Brigate hanno affermato di aver rilasciato il filmato dopo aver annunciato l’improvviso deterioramento della salute di Al-Sayed. Per ragioni umanitarie, la fazione palestinese ha proposto il suo rilascio in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi malati che stavano sopportando dure condizioni di detenzione all’interno delle carceri israeliane.

Al-Sayed è detenuto insieme ad altri tre militari, Avera Mengistu, Oron Shaul e Hadar Goldin. Gli ultimi due vennero catturati dalla resistenza palestinese durante l’offensiva israeliana di 51 giorni su Gaza nel 2014. Israele ritiene che siano stati uccisi e che i palestinesi stiano trattenendo i loro corpi.

Israele afferma che Al-Sayed non è un soldato, sostenendo che è un malato di mente che vaga nell’enclave assediata. La resistenza palestinese insiste sul fatto che sia un soldato e ha mostrato la sua carta d’identità nel video per dimostrarlo.

Commentando il filmato, l’allora primo ministro israeliano Naftali Bennett ha ritenuto Hamas responsabile della salute degli israeliani detenuti nella Striscia di Gaza. Ha anche descritto la detenzione di un “civile israeliano malato di mente” come una “violazione di tutte le convenzioni e leggi internazionali”.

In una nota, rilasciata dal suo ufficio, Bennett ha dichiarato: “Hamas ha dimostrato ancora una volta stasera di essere un’organizzazione terroristica cinica e criminale, che trattiene civili malati di mente in violazione di tutte le convenzioni e leggi internazionali, nonché i corpi di soldati israeliani caduti.”

Nel frattempo l’attuale primo ministro israeliano Yair Lapid ha affermato: “Le azioni di Hamas sono la prova che si tratta di una spregevole organizzazione terroristica che tiene in ostaggio i cittadini di Gaza che pagano il prezzo delle sue azioni. Israele considera Hamas direttamente responsabile della difficile situazione dei suoi cittadini [che detiene] in violazione del diritto internazionale”.

Lapid ha ribadito l’affermazione israeliana che i detenuti “soffrirebbero di malattie mentali” e Hamas “li ha tenuti prigionieri per anni in un atto di inconcepibile crudeltà”. Ha anche affermato che Hamas “sta calpestando tutti i confini della moralità e del diritto internazionale” perché tiene “i corpi di due soldati dell’Idf caduti, Hadar Goldin e Oron Shaul”.

Molti altri funzionari israeliani hanno commentato il video e descritto le fazioni palestinesi, principalmente Hamas e la sua ala militare, come “spregevoli terroristi” che non rispettano le leggi e le convenzioni internazionali.

Vorrei chiedere agli israeliani dei 4700 prigionieri palestinesi che sopportano dure condizioni di detenzione all’interno delle carceri israeliane.

Il 12 giugno 2022, la Prisoner Support and Human Rights Association, Addameer, ha riferito che all’interno delle carceri israeliane ci sono 4700 detenuti politici palestinesi, di cui 640 senza accusa né processo, 170 bambini, 32 donne, sette parlamentari. Venticinque prigionieri sono in detenzione da prima della firma degli Accordi di Oslo del 1993, 499 stanno scontando condanne a più di 20 anni, 37 a più di 25 anni e 551 l’ergastolo.

Addameer, insieme a un gran numero di gruppi locali e internazionali e organismi locali e internazionali per i diritti umani accusano Israele di praticare torture sistematiche sui prigionieri palestinesi all’interno dei suoi centri di interrogatorio e delle sue carceri.

“Nonostante il divieto assoluto di tortura ai sensi del diritto internazionale, le forze di occupazione israeliane impiegano regolarmente torture fisiche e psicologiche, insieme a trattamenti degradanti e disumani contro i detenuti palestinesi”, ha affermato Addameer. “Tortura e maltrattamenti continuano, dopo l’interrogatorio, come condizione fondamentale durante l’incarcerazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri e nei centri di detenzione israeliani”.

Mentre i prigionieri di guerra israeliani detenuti dalla resistenza palestinese godono della migliore assistenza sanitaria e di un trattamento umano, 600 detenuti palestinesi malati non hanno accesso a cure mediche adeguate nelle carceri dello “Stato democratico” di Israele.

Secondo un recente rapporto pubblicato dal Palestine Prisoners’ Club (Ppc), 200 dei 600 prigionieri palestinesi malati detenuti nelle carceri israeliane soffrono di malattie croniche e non stanno ricevendo le cure mediche necessarie. Il Ppc ha affermato che a sei prigionieri è stato diagnosticato un cancro dal giugno 2021, portando il numero totale di prigionieri malati di cancro a 23.

Raafat Hamadouneh, che si trova da anni nelle carceri israeliane, ha affermato che l’occupazione israeliana “sfrutta” la sofferenza e la malattia dei prigionieri palestinesi e li spinge a rilasciare confessioni false. Hamdouneh ha affermato che 228 prigionieri palestinesi sono morti all’interno delle carceri israeliane dal 1967, di cui 72 a causa della mancanza di un’assistenza sanitaria adeguata.

Bennett e Lapid hanno invitato “la comunità internazionale, compresa l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e le organizzazioni che si occupano di malati di mente, a condannare Hamas per il suo comportamento disumano e a chiedere che agisca in conformità con il diritto internazionale e che rilasci il civili e i corpi che detiene”.

Se credono che queste organizzazioni dovrebbero condannare la detenzione di quattro soldati israeliani, che dire delle migliaia di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane? Perché Israele impedisce ai rappresentanti di queste organizzazioni di entrare nelle sue prigioni e di incontrare i prigionieri palestinesi? Se la detenzione di israeliani dovrebbe essere condannata, perché non dovrebbe esserlo la detenzione di migliaia di palestinesi?

Il caso di Ahmad Manasra è la prova di questo doppio standard e di questa ipocrisia. Detenuto all’età di 13 anni, Manasra è stato condannato e da allora trattenuto nelle carceri israeliane. Ora, a 21 anni, gli è stata diagnosticata la schizofrenia e ha pensieri suicidi. Nonostante ciò, i tribunali israeliani si sono ripetutamente rifiutati di rilasciarlo e di permettergli di tornare dalla sua famiglia e di accedere alle cure mediche necessarie.

Questo nonostante la legge israeliana al momento della detenzione di Manasra stabilisse che i bambini di età inferiore ai 14 anni non possono essere ritenuti penalmente responsabili e che egli fosse stato condannato nonostante non avesse preso parte all’attacco per il quale era stato arrestato. Non è solo l’ipocrisia del regime israeliano a minare i diritti dei palestinesi, ma anche l’ipocrisia dei leader mondiali che proteggono Israele – l’aggressore – e sanzionano i palestinesi – le vittime. I criminali israeliani continueranno a essere protetti, mentre i palestinesi saranno ignorati e umiliati finché il mondo non riconoscerà che Israele è uno stato criminale.

(Foto: palestinesi consegnano 100 milioni di lettere alla Croce Rossa in cui illustrano le violazioni di Israele contro i prigionieri palestinesi [Mohammed Asad/Middle East Monitor]).

Traduzione per InfoPal di Stefano Di Felice