Segretario Generale dell’ONU afferma che prossimi sondaggi palestinesi saranno “cruciali”

New York – MEMO. I prossimi sondaggi saranno fondamentali per colmare le profonde divisioni all’interno della Palestina e aiuteranno a ripristinare la fiducia nelle istituzioni palestinesi, secondo quanto affermato giovedì dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Durante un panel sulla Palestina presso la sede di New York delle Nazioni Unite, Guterres ha accolto con favore l’annuncio del presidente Mahmoud Abbas, secondo il quale le elezioni legislative si terranno il 22 maggio, seguite da quelle presidenziali il 31 luglio.

Saranno le prime elezioni in Palestina in 15 anni, che tenteranno di superare le controversie tra l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, guidata dal partito politico Fatah, di Abbas, e Hamas, che controlla la Striscia di Gaza. Le due organizzazioni sono in conflitto da quando Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza da Fatah nel 2007 (a seguito di elezioni democratiche, ndr).

Esistono dubbi se i 340 mila palestinesi che vivono a Gerusalemme Est saranno in grado o meno di partecipare alle prossime elezioni.

Israele, che ha occupato Gerusalemme Est nel 1967 e rifiuta la sovranità palestinese nella città, non ha ancora chiarito la sua posizione sulla questione. I palestinesi temono che Israele possa bloccare le urne a Gerusalemme Est dopo il riconoscimento da parte degli Stati Uniti della città come capitale israeliana nel 2017 e durante i preparativi per le elezioni israeliane del 23 marzo.

Ma Guterres ha affermato che i voti dei palestinesi che vivono a Gerusalemme Est devono essere inclusi nelle elezioni.

“Lo svolgimento delle elezioni nella Cisgiordania occupata, comprese Gerusalemme Est e Gaza, sarà un passo cruciale verso l’unità palestinese”, ha affermato Guterres.

“Darà una rinnovata legittimità alle istituzioni nazionali, compreso un parlamento ed un governo democraticamente eletti in Palestina. Le elezioni sono una parte vitale della costruzione di uno Stato palestinese democratico fondato sullo stato di diritto, con uguali diritti per tutti”, ha aggiunto.