Sei strutture, tra cui un edificio di nove piani, demolite da forze israeliane a Wadi al-Hummus

Gerusalemme-Imemc. Le forze israeliane hanno invaso, lunedì mattina, il villaggio di Wadi al-Homs, a sud-est di Gerusalemme, e hanno demolito cinque case ed un condominio di nove piani in costruzione.

Il villaggio si trova nel comune di Sur Bahir, situato a sud-est di Gerusalemme, in un’area che Israele ha riservato per il suo piano di espansione E1 di Gerusalemme.

Funzionari israeliani hanno emesso ordini di demolizione verso 16 case e condomini palestinesi nel quartiere, sostenendo che sono troppo vicini al muro costruito da Israele e che devono essere distrutti “per motivi di sicurezza”.

Secondo fonti locali, oltre mille soldati israeliani hanno partecipato all’invasione del quartiere, principalmente per respingere le centinaia di palestinesi, israeliani e attivisti internazionali che si erano recati ​​nell’area per cercare di proteggere le case.

Giornalisti dell’agenzia stampa Ma’an hanno affermato che Ali al-Obeidi, del comitato del quartiere, ha dichiarato loro che i soldati hanno attaccato donne, bambini, anziani e attivisti stranieri.

Al-Obeidi ha aggiunto che i soldati hanno distrutto i mobili che si trovavano nelle case palestinesi, oltre alle case stesse.

Al-Obeidi ha dichiarato ai giornalisti che ciò che sta accadendo oggi è uno sfollamento di massa della popolazione del quartiere di Wadi al-Homs, nonostante il loro tentativo legale e diplomatico di proteggere le loro proprietà.

Hamada Hamada, capo del comitato dei residenti di Wadi al-Homs, ha fatto notare che i 16 edifici sotto minaccia di demolizione nel quartiere corrispondo a più di 100 case, alcune delle quali abitate ed altre in costruzione.

Gli edifici si trovano nella zona classificata come “A”, il che significa che sotto gli Accordi di Oslo del 1993, dovrebbero essere sotto il pieno controllo palestinese.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.