Sequestrate 13 tonnellate di noccioline avariate provenienti dagli insediamenti israeliani

Ramallah-InfoPal. Le agenzie di protezione consumatori, appartenenti al ministero dell’Economia dell’Autorità palestinese (Anp), hanno annunciato il sequestro di tredici tonnellate di cibo avariato, prodotto in un insediamento israeliano e scaduto da sette anni.

In un comunicato ufficiale diramato mercoledì 30 gennaio, il ministero dell’Economia palestinese ha annunciato di aver rintracciato un mercante ambulante palestinese che distribuiva alimentari nei mercati di Ramallah, e cui magazzini si trovano nel villaggio di al-Laban al-Sharqi, a Nablus (nord della Cisgiordania), scoprendo che le sue merci, prodotte negli insediamenti di Mishor Adumim e Burkan, sono avariate e scadute da sette anni.

Il comunicato ha aggiunto che il commerciante, che è stato arrestato, si adoperava per pulire, lavare e asciugare il materiale alimentare (noci, pistacchi e frutta secca) per poi rivenderlo sul mercato palestinese a prezzi allettanti, utilizzando la sua abitazione e i suoi magazzini come laboratorio per il riconfezionamento.

Dal canto suo, il ministro dell’Economia palestinese Jawad Naji ha chiesto di adottare le misure più severe nei confronti del commerciante palestinese, in conformità con le leggi, e in particolare la legge che vieta il commercio dei prodotti degli insediamenti.