Serio deterioramento della salute dei detenuti palestinesi in sciopero della fame

Imemc. Venerdì la Società dei prigionieri palestinesi (PPS) ha riferito che i prigionieri in sciopero della fame, detenuti in varie prigioni israeliane, stanno affrontando serie complicazioni di salute e potrebbero peggiorare ulteriormente.

Il PPS ha dichiarato che i detenuti, nonostante questo deterioramento, sono determinati a continuare il loro sciopero cominciato il 20 agosto, protestando contro le costanti violazioni e richiedendo la fine degli loro arbitrari ordini di detenzione amministrativa, che li tengono prigionieri senza accuse per periodi estesi e ripetutamente rinnovati.

Ra’ed Amer, capo dell’ufficio di Nablus del PPS, ha riferito che l’amministrazione del Campo di detenzione di Negev ha informato i detenuti Bader ar-Rozza e Suleiman Eskafi che Israele non negozierà con loro e non li ospedalizzerà.

Amer ritiene Israele pienamente responsabile per le vite dei detenuti, fa appello al popolo palestinese affinché agisca in solidarietà con i prigionieri e richiede un ruolo internazionale ufficiale che assicuri che Israele ponga fine alle sue violazioni della Legge internazionale, tutte relative agli accordi sui diritti umani.