Settima esplosione al gasdotto egiziano che rifornisce Giordania e Israele

Il Cairo – Ma'an, InfoPal. All'alba di ieri, ignoti hanno provocato un'esplosione del gasdotto dal quale l'Egitto rifornisce Israele e Giordania. E' il settimo attacco da febbraio scorso.

Il capo della sicurezza per il governatorato del Sinai, il Col. Saleh al-Masri, ha riferito: “Probabilmente i responsabili dell'attacco hanno dapprima posizionato una serie di esplosivi lungo il gasdotto per poi allontanarsi e farlo denotare a distanza con l'uso di un telecomando”.

Il gasdotto si trova a nord della penisola del Sinai e dista circa 60 km dalla città di al-'Arish.

La diffrenza con i precedenti attacchi sta nell'aver posizionato l'esplosivo in vicinanza del condotto principale fissato a una profondità di 2 metri.

Dalle primissime indagini, pare che il congegno sia stato posizionato proprio sotto il tubo del gasdotto e fatto esplodere a distanza.

Sulla scena sono stati rinvenuti due camion e lunghi cavi. I residenti di al-'Arish hanno raccontato all'agenzia Mena che le fiamme erano visibili dalla città e che l'incendio è stato spento grazie all'intervento delle forze di sicurezza e dei pompieri.

Il gas naturale viene venduto a Israele da questo impianto in base a un accordo ventennale con il quale l'Egitto rifornisce i propri vicini. L'accordo non ha mai ricevuto il consenso popolare e, anzi, è motivo di ampie critiche per il fatto che i prezzi applicati a Israele sono troppo convenienti.

Un funzionario della Società East Mediterranean Gas Co., esportatrice di gas verso Israele, ha raccontato che a luglio gli azionisti internazionali della società hanno chiesto all'Egitto un risarcimento danni per 8miliardi per aver volato il contratto di rifornimento. Da lì a breve si sarebbe innescata la catena di attacchi al gasdotto.

Lo scorso mese, l'Egitto ha deciso di raddoppiare il prezzo del gas verso la Giordania, e questo è giunto dopo aver subito pressioni per imporre rialzi alla Giordania e a Israele. I prezzi in vigore infatti, erano considerati eccessivamente al di sotto di quelli di mercato e in aggiunta erano collegati alla volontà dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak.

Il ministro per il Petrolio egiziano, 'Abdallah Ghorab, ha affermato: “I nuovi prezzi per l'esportazione del gas verso la Giordania sono superiori ai 5milioni BTU*, rispetto al prezzo precedente che oscillava tra i 2,15 e i 2,30 dollari”.

Di recente, il governo ha deciso di installare sistemi di allarme lungo il gasdotto e di appostare pattuglie della sicurerzza formate da beduini del posto.

Le passate esplosioni avevano portato alla chiusura per settimane del gasdotto gestito dalla società egiziana Gasco, controllata dalla nazionale Egas.

* BTU: British Thermal Unit. Standard per misurare l'energia necessaria a innalzare la temperatura dell'acqua.

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