Sfidando il progetto della “Riviera” di Trump, le potenze europee appoggiano il piano di ricostruzione arabo per Gaza

Gaza – Press TV. Le principali nazioni europee, tra cui il Regno Unito, la Francia, la Germania e l’Italia, hanno appoggiato una proposta egiziana per la ricostruzione di Gaza, in contrapposizione al controverso piano “Riviera” del presidente statunitense Donald Trump, che prevede il trasferimento forzato dei palestinesi dalla Striscia.

Nonostante il loro sostegno e la sbianchettatura delle azioni genocide di Israele nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023, i ministri degli Esteri di Regno Unito, Francia, Germania e Italia hanno annunciato in una dichiarazione di sabato di appoggiare l’iniziativa egiziana che migliorerebbe “le catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi”.

“Il piano mostra un percorso realistico per la ricostruzione di Gaza e promette, se attuato, un miglioramento rapido e sostenibile delle catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi che vivono a Gaza”, si legge nella dichiarazione.

Sabato, l’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC), composta da 57 membri, ha adottato ufficialmente la proposta della Lega Araba per la ricostruzione di Gaza durante una riunione di emergenza in Arabia Saudita.

L’OIC ha esortato “la comunità internazionale e le istituzioni finanziarie internazionali e regionali a fornire rapidamente il sostegno necessario al piano”.

Una bozza completa del piano di ricostruzione di Gaza proposto dall’Egitto prevede lo stanziamento di 53 miliardi di dollari per gli sforzi di ricostruzione e l’istituzione di un comitato di gestione per facilitare il ritorno dell’Autorità Palestinese entro sei mesi.

L’iniziativa delinea inoltre una serie di misure chiave, tra cui una conferenza internazionale al Cairo, un fondo fiduciario per il contributo dei donatori e tre fasi di ricostruzione che vanno da sei mesi a due anni e mezzo.

La fase iniziale della ricostruzione richiede 3 miliardi di dollari, mentre le fasi successive costano rispettivamente 20 e 30 miliardi di dollari.

Sia Washington che Tel Aviv si sono opposti alla sua attuazione.

Il piano di ricostruzione proposto dall’Egitto è in contrasto con il controverso suggerimento di Trump di “impadronirsi” di Gaza, trasformarla nella “Riviera del Medio Oriente” e trasferire i palestinesi nelle nazioni arabe vicine. La sua proposta ha suscitato un’ampia condanna.

Il regime israeliano appoggia la proposta di Trump che sostiene la pulizia etnica dei palestinesi da Gaza, dove i suoi attacchi incessanti dal 2023 hanno ucciso oltre 48 mila palestinesi, soprattutto donne e bambini.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.