
Gaza – The Palestine Chronicle. L’Ufficio stampa del governo di Gaza ha riferito domenica che la guerra genocida di Israele contro la Striscia di Gaza ha provocato la morte di oltre 61 mila palestinesi e il dislocamento di oltre due milioni di persone, molte delle quali sono state sfollate con la forza più volte.
I funzionari hanno descritto l’entità della distruzione come una tragedia senza precedenti nella storia moderna.
Parlando in una conferenza stampa, l’ufficio ha confermato che 61.709 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 47.487 i cui corpi hanno raggiunto gli ospedali. Altri 14.222 rimangono intrappolati sotto le macerie o sulle strade, inaccessibili alle squadre di soccorso.
Il numero dei feriti è salito a 111.588, mentre più di 6 mila palestinesi sono stati detenuti, molti dei quali sono stati sottoposti a gravi abusi e torture, e decine sarebbero morti sotto la custodia israeliana.
L’Ufficio governativo per i media ha dichiarato che Israele ha compiuto 9.268 massacri, portando allo sterminio totale di 2.092 famiglie dal registro civile.
Inoltre, 4.889 famiglie sono state ridotte a un solo membro superstite, evidenziando quella che i funzionari descrivono come una campagna di pulizia etnica sistematica.
I bambini e le donne hanno sopportato il peso maggiore della violenza. Almeno 17.881 bambini sono stati uccisi, tra cui 214 neonati nati e morti durante la guerra. Il numero di donne uccise è arrivato a 12.316, lasciando orfani 38 mila bambini, di cui 17 mila hanno perso entrambi i genitori.
Anche il personale umanitario è stato preso di mira: 1.155 operatori medici, 205 giornalisti e 194 membri della protezione civile sono stati uccisi. Inoltre, hanno perso la vita 736 operatori umanitari e oltre 3.500 dipendenti governativi.
La guerra ha paralizzato le infrastrutture di Gaza, mettendo fuori servizio 34 ospedali e danneggiando più di 150 mila unità abitative. Secondo le prime stime, le perdite economiche dirette in diversi settori ammontano a oltre 50 miliardi di dollari, con danni nel solo settore dei trasporti che superano 1,5 miliardi di dollari.
L’Ufficio stampa del governo ha descritto la situazione a Gaza come un genocidio, chiedendo alla comunità internazionale di intervenire immediatamente per fermare l’assalto.
Israele ha lanciato la sua guerra contro Gaza in seguito all’operazione “al-Aqsa Flood” del 7 ottobre 2023, condotta dalla resistenza palestinese.
Per mesi, le forze israeliane hanno impiegato bombardamenti incessanti, cinture di fuoco e bombardamenti indiscriminati, distruggendo case, ospedali, scuole e rifugi.
A seguito di ripetuti cicli di negoziati in stallo e tra le crescenti pressioni internazionali – compresi gli avvertimenti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di assicurare un cessate il fuoco prima del suo insediamento – è stato finalmente raggiunto un accordo che è entrato in vigore il 19 gennaio.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.