Shaykh al-Khatib: ‘L’ebraicizzazione del Negev è operativa sin dalla Nakba del 1948’

An-Nasira (Nazareth) – Memo, InfoPal. Il vice capo del Movimento Islamico in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr), Kamal al-Khatib, ha affermato: “L'attuale obiettivo di Israele nei confronti dei palestinesi del Negev non è altro che una pulizia etnica parte di quella operata nel 1948 con la Nakba (catastrofe). Da allora non si è mai arrestata”.

Per Shaykh al-Khatib “Israele sta cercando di eliminare i nativi del Negev per sostituirli con ebrei. Questa politica è parte dell'ebraicizzazione avviata dal Presidente Shimon Peres”.

“I palestinesi sono i legittimi proprietari della terra di Palestina, e la loro presenza è datata migliaia di anni prima della nascita dell'attuale Stato di Israele.

“I villaggi che Israele definisce 'non riconosciuti' esistono da 'più di 200 anni'.

“Le mire israeliane nel Negev sono dirette alla colonizzazione. I palestinesi sono titolari di 'diritti legali, morali e religiosi' sulla loro terra”.

Quando Shaykh al-Khatib è stato interpellato sul grado di consapevolezza tra i palestinesi in Israele di fronte agli attacchi da parte israeliana, il leader spirituale ha risposto che tutti i palestinesi sanno bene di essere l'obiettivo del governo israeliano.

“I nostri scioperi e le proteste esprimono il nostro rifiuto per le politiche di ebraicizzazione con i tentativi di espellerci e di colonizzare. La resistenza dei residenti del Negev è la nostra resistenza”, ha detto, e concluso, Shaykh al-Khatib, con riferimento al villaggio di al-Araqeeb, demolito dal governo israeliano 32 volte, e puntualmente ricostruito dagli abitanti.

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