Shin Bet accusa ricercatore di B’Tselem di minacciare esercito israeliano

Yatta – MEMO. Un ricercatore sul campo del gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem è stato interrogato ed avvertito dall’Intelligence israeliana, lo Shin Bet, che “sta creando problemi e minacciando l’esercito”. Secondo Haaretz, Nasser Nawaj’ah è stato trattenuto ad un posto di blocco militare tra Sussya e Yatta, la scorsa settimana, mentre si recava a visitare il nonno di sua moglie, ricoverato in ospedale.

Dopo un’ora di detenzione, ha parlato con un agente dello Shin Bet, il quale gli ha detto che poteva decidere se essere arrestato immediatamente per l’interrogatorio, il giorno successivo, o se voleva dare la sua parola e presentarsi da solo il giorno dopo.

L’agente, che si è identificato come “capitano Eid”, ha fatto una minaccia velata contro Nawaj’ah, menzionando l’incidente che ha coinvolto Haron Abu Aram, di al-Rakiz, che è paralizzato ed in ospedale dopo che un soldato israeliano gli ha sparato al collo perché aveva cercato di impedire ai soldati di confiscare il generatore di un vicino. La minaccia è stata fatta il giorno dopo che è stato fermato, in una stanza usata dallo Shin Bet nell’edificio dell’Amministrazione Civile, all’incrocio di Beit Fajar.

Nawaj’ah ha dichiarato ad Haaretz che l’agente lo ha accusato di “minacciare l’esercito” e di “provocare il caos nei posti di blocco, minacciare i soldati e creare attriti”.

Due giorni dopo l’interrogatorio, è stato nuovamente trattenuto per un’ora perché i soldati non lo avevano rimosso dalla lista delle persone convocate dallo Shin Bet. Poco dopo, è stato arrestato una terza volta per lo stesso motivo.

Le forze israeliane spesso intimidiscono, arrestano e persino attaccano attivisti palestinesi per i diritti umani, oltre agli osservatori israeliani che cercano di proteggere i residenti palestinesi dalla violenza di coloni e soldati.