Shin Bet: terroristi ebrei cercano di ‘rovesciare violentemente’ il governo

346600CBetlemme-Ma’an. Giovedì 17 dicembre lo Shin Bet, l’agenzia di intelligence per gli affari interni di Israele, ha avvertito che un’organizzazione terroristica ebraica sta cercando di “rovesciare violentemente” il governo di Israele, secondo quanto riportato dai media israeliani.

I media israeliani hanno descritto la dichiarazione pubblica rilasciata dall’agenzia di sicurezza come una rara risposta a coloro che hanno diffamato lo Shin Bet in una campagna in difesa degli estremisti ebraici responsabili dell’incendio doloso mortale ai danni di una casa palestinese la scorsa estate.

I sospettati appartengono a un’organizzazione terroristica ebraica che il 31 luglio diede alle fiamme la casa della famiglia Dawabsha, provocando la morte immediata di un bambino di 18 mesi. I genitori del bambino morirono successivamente per le gravi ustioni riportate.

“Un’organizzazione terroristica ebraica è oggetto di indagine negli ultimi tempi e si sospetta che le sue attività includano gravi attacchi terroristici che hanno messo a rischio la vita e danneggiato luoghi sacri e proprietà”, ha dichiarato lo Shin Bet, secondo i media israeliani.

“Questa organizzazione aderisce a un’estrema ideologia antisionista che si è posta l’obiettivo di rovesciare violentemente il governo di Israele”, ha continuato lo Shin Bet.

“Gli attacchi terroristici che l’organizzazione è sospettata di aver commesso hanno portato, tra le altre cose, all’uccisione di tre palestinesi innocenti. Questo ha contribuito all’instabilità nella regione e peggiorato la questione della sicurezza”, ha aggiunto l’agenzia.

Nonostante la minaccia che l’organizzazione terroristica pone sia ai palestinesi che agli israeliani, lo Shin Bet ha affermato che alcuni individui stiano lavorando per prevenire i progressi dell’agenzia nelle indagini in corso sul gruppo.

“Con nostro rammarico, dagli arresti lo Shin Bet ha identificato uno sforzo energico e continuo per calunniare l’organizzazione e il suo lavoro e interromperne le attività”.

“Questo tentativo merita una piena condanna e non scoraggerà lo Shin Bet dal continuare il suo lavoro quale inviato dei cittadini dello stato di Israele, in linea con i valori nazionali”, ha affermato l’agenzia.

La dichiarazione dello Shin Bet è giunta qualche ora dopo la conferenza stampa tenuta dagli avvocati difensori dei sospettati, i quali hanno accusato l’agenzia di aver usato metodi di tortura durante gli interrogatori.

Nei mesi scorsi sono state ripetutamente espresse preoccupazioni da parte sia dell’opinione pubblica israeliana sia della comunità internazionale sull’aumento dell’influenza degli estremisti sulle politiche del governo israeliano.

Mercoledì Hanan Ashrawi, membro della commissione esecutiva dell’OLP, ha denunciato il fallimento di Israele nel perseguire i sospettati responsabili dell’incendio doloso contro la famiglia Dawabsha che di fatto tollera il comportamento violento dei coloni israeliani.

“Quando si tratta di criminalità o terrorismo ebraici contro vittime palestinesi, il sistema legale in Israele sembra sgretolarsi”, ha affermato il funzionario dell’OLP in una dichiarazione.

Mentre la leadership israeliana ha condannato a suo tempo l’attacco ai Dawabsha come “terrorismo” e giurato di consegnare i colpevoli alla giustizia, il gruppo israeliano per i diritti B’Tselem ha criticato duramente la reazione definendola “sterile retorica”.

“Le condanne ufficiali a questo attacco sono vuota retorica fintantoché i politici continueranno la loro politica volta a evitare l’applicazione della legge sugli israeliani che danneggiano palestinesi e non affronteranno l’opinione generale e l’istigazione che funge da sfondo a questi atti”, ha affermato il gruppo a suo tempo.

Nel frattempo la disputa circa il fallimento di Israele nel consegnare alla giustizia i fautori dell’attacco terroristico della scorsa estate continua a contribuire alla tensione in corso nei territori palestinesi occupati.

Traduzione di Elisa Paganelli