Siglato l’accordo di Mecca tra Hamas e Fatah: distribuiti i ministeri del governo di unità nazionale. Haniyah riconfermato premier. Jarwan nuovo ministro degli Interni.

Mecca ha compiuto il miracolo?

Siglato uno storico accordo tra le due fazioni palestinesi in lotta.

Questa sera, dopo due giornate di dialogo e trattative, Hamas e Fatah hanno firmato l’accordo di Mecca alla presenza delle delegazione dei due movimenti, dei rappresentanti del governo e della presidenza, e del re Abdallah Bin Abdelaziz. 

Hanno firmato l’accordo il presidente Mahmoud Abbas e Khaled Misha’al, capo dell’Ufficio politico del movimento di Hamas, nella palazzo di As-Safa, alla Mecca. 

Durante una conferenza stampa, Nabil Amr, il consigliere per l’informazione del presidente Abbas ha letto il testo dell’accordo e dell’incarico al primo ministro Ismail Haniyah nel governo di unità nazionale. 

Nel testo si conferma la proibizione di versare il sangue palestinese e si sottolinea l’importanza dell’unità nazionale per realizzare gli obiettivi del popolo palestinese.

Inoltre, prevede l’avvio immediato per la formazione del governo di unità nazionale, della riforma dell’Olp in base agli accordi del Cairo e l’annuncio di Damasco, accanto alla conferma della cooperazione politica tra i vari movimenti. 

Nel documento d’incarico che il presidente Abbas darà al primo ministro Haniyah si legge: “Vi invito a formare il governo di unità nazionale”. Inoltre: “Vi invito come capo del prossimo governo a rispettare gli interessi superiore del popolo palestinese come hanno decretato i consigli nazionali precedenti e i decreti arabi, a rispettare gli accordi dell’Olp”. 

Da parte sua, dopo la firma degli accordi di Mecca, Misha’al ha espresso la speranza che la nazione palestinese non perda la fiducia nella dirigenza nazionale. 

Misha’al ha ringraziato il presidente Mahmoud Abbas e i due movimenti di Fatah e Hamas per gli sforzi che hanno fatto per la riuscita dell’accordo. 

Misha’al ha anche ringraziato re Abdallah per la sua iniziativa, che ha dato successo all’incontro: “Il destino di questo accordo è il rispetto completo”.

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Il portavoce di Fatah, Abdul-Hakim Awad, ha confermato che i vari ministeri del governo di coalizione palestinese sono stati distribuiti tra Hamas, Fatah, le altre fazioni e alcune personalità indipendenti.

Awad ha affermato che Salam Fayyad è stato nominato ministro del Tesoro e Ziad Abu Amr degli Affari Esteri.

Hamas ha nominato Hammouda Jarwan ministro degli Interni: si tratta di una personalità indipendente ma vicina al movimento islamico.

Fatah ha nominato il vice premier.

Awad ha anche aggiunto che a Hamas sono stati assegnati 9 ministeri: Economia, Lavoro, Amministrazioni locali, Sport e Gioventù, Comunicazione, Giustizia, Educazione, e Sviluppo.

A Fatah: Salute, Affari sociali, Lavori pubblici, Trasporti, Agricoltura, Affari dei Prigionieri.

Alle altre fazioni: Turismo, Informazione, Pari opportunità, Cultura.

Un quarto ministero sarà affidato a Hamas, che nominerà il ministro della Pianificazione, mentre Fatah, un ministero indipendente.

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Fonti vicine alle delegazioni palestinesi a Mecca hanno reso noto che Hamas e Fatah hanno raggiunto un accordo sulla spartizione dei ministeri più importanti del governo di coalizione nazionale. 

9 ministeri verranno assegnati a Hamas, 6 a Fatah, 4 alle altre fazioni, 6 a personalità indipendenti, 3 dei quali saranno nominate da Hamas e 3 da Fatah.

Un accordo completo è previsto per le prossime ore.

Questa mattina, a palazzo Safa, a Mecca, il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas e il deputato Mohammad Dahlan hanno incontrato il capo dell’Ufficio politico di Hamas, Khalid Misha’al, e il primo ministro Ismail Haniyah.

Un altro incontro è previsto per domani.

Jamal Nazzal, portavoce di Fatah nella West Bank, ha annunciato che è stato trovato un accordo su alcuni temi legati al programma politico:

1- il nuovo governo si vincolerà alle risoluzioni del Consiglio nazionale palestinese, compresa la 19a sessione; 2 – il governo si impegnerà con le risoluzioni della comunità araba internazionale, sebbene la discussione sia ancora in corso: Hamas insiste sull’uso del termine "rispetto" in alternativa  a "impegno".

Nazzal ha aggiunto che per i ministeri degli Affari Esteri e delle Finanze sono stati nominati due candidati "indipendenti": Ziad Abu Amr e Salam Fayyad.

Gli altri ministeri saranno distribuiti più avanti. Nazzal ha riferito che  Hamas nominerà il primo ministro e Fatah il vice.

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Ieri sera, i gruppi di lavoro delle due delegazioni di Fatah e Hamas riunite a Mecca, hanno iniziato l’incontro per discutere le questioni fissate nell’agenda dei lavori.

Abdelhakim Awad, rappresentate di Fatah, ha dichiarato i partecipanti sono stati divisi in gruppi specializzati di discussione.

I gruppi sono divisi nel seguente modo:

gruppo del governo rappresentato da Rawhi Fattuh e Azam Al-Ahmad, per Al-Fatah; il gruppo della compartecipazione politica rappresentato da Samir Al-Mishharawi e Ahmad Hils, per Al-Fatah; il gruppo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina rappresentato da Nabil Amro e Naser Yusef.

La composizione del gruppo di Hamas non è stata segnalata.

Awad ha riferito che il clima che domina è positivo e nazionale e che le intenzioni di entrambe le parti confermano la volontà di non tornare a casa senza aver raggiungiunto l’accordo. L’opzione del fallimento non è contemplata.

Awad ha chiarito che il monarca saudita parteciperà alle riunioni, che potranno esserci divergenze e che il regno lascerà che le due delegazioni raggiungano le soluzioni senza intromissione o pressioni. E ha aggiunto che il dialogo non è legato a limite di tempo preciso.

(Fonte: http://www.maannews.net/ar/index.php?opr=ShowDetails&ID=55621)

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