Sinai, autobomba contro la sede dell’intelligence. Chiuso il valico di Rafah

El-Arish-Ma’an e InfoPal. Almeno quattro soldati egiziani sono rimasti uccisi e altri 15 feriti nell’esplosione di un’autobomba nei pressi del quartier generale dell’intelligence militare egiziana, situato sul lato egiziano di Rafah, nel Sinai.

Fonti della sicurezza riferiscono di una forte esplosione provocata da un attentatore suicida lanciatosi, a bordo di un’autobomba, contro il quartier generale dell’intelligence. Successivamente, lo stesso complesso è stato colpito da una raffica di razzi RPG. Fino a questo momento il bilancio è di quattro vittime e decine di feriti, alcuni in modo critico.

Le fonti hanno sottolineato che le circostanze sono simili a quelle dell’attentato compiuto la scorsa settimana contro il ministro degli Interni, il generale Mohammed Ibrahim.

I feriti sono stati trasferiti negli ospedali di Rafah, mentre fonti militari ritengono l’attentato una sorta di rappresaglia per l’operazione militare che l’esercito egiziano sta conducendo nel Sinai contro le roccaforti dei militanti armati, che avrebbero subito duri colpi negli ultimi tre giorni.

Le fonti hanno aggiunto che due edifici del quartier generale sono completamente crollati a causa dell’esplosione.

Nello stesso contesto, in seguito all’attentato, le autorità egiziane hanno chiuso nuovamente il valico di Rafah. Maher Abu Sabha, direttore dell’Amministrazione dei valichi di frontiera della Striscia di Gaza, ha rilasciato un comunicato in cui afferma che “le autorità egiziane hanno informato ufficialmente la controparte palestinese della decisione di chiudere il valico a causa degli eventi in corso in Egitto”.