Sinai, fonti della sicurezza: raid aereo uccide militanti intenti a colpire Israele

imagesIl Cairo- AFP/ Ma’an. Testimoni oculari e fonti della sicurezza hanno riferito che alcuni militanti egiziani sono stati uccisi, mentre si preparavano a lanciare un razzo contro Israele, in un attacco aereo avvenuto venerdì 9 agosto nel Sinai.

La provenienza dell’attacco non è stata immediatamente chiarita. Si è parlato di un raid israeliano lanciato dallo spazio aereo dello Stato ebraico. Altre voci, invece, vorrebbero l’attacco condotto dall’esercito egiziano. Tuttavia, quest’ultimo ha smentito la notizia dell’attacco israeliano.

Ahmed Ali, portavoce dell’esercito egiziano, ha dichiarato: “Le voci su eventuali attacchi israeliani all’interno del territorio egiziano non sono assolutamente veritiere. Le affermazioni circa un coordinamento tra egiziani e israeliani su questa questione sono del tutto infondate”.

Ha aggiunto che le forze armate e le squadre di esperti stanno ancora setacciando l’area in cui sono state udite due esplosioni.

I media statali hanno riferito che almeno cinque membri di una cellula guidata da militanti islamici locali sono stati uccisi nel raid.

In precedenza, l’esercito egiziano aveva reso noto che due esplosioni erano state udite intorno alle 16:15, ora locale, nella zona di al-Ojra, circa 1,8 miglia dal confine con Israele.

Ali ha affermato che “le forze armate stanno perlustrando la zona delle esplosioni per scoprirne la causa”.

Testimoni hanno riferito di elicotteri militari egiziani che sorvolavano il luogo delle esplosioni.

Dal canto suo, giovedì 8 agosto, l’esercito israeliano aveva ordinato la cancellazione di tutti i voli, in partenza e in arrivo, nella città di Eilat, sul Mar Rosso, a ridosso del confine con l’Egitto, a causa di “una minaccia alla sicurezza”.

Il mese scorso, Israele aveva dispiegato una batteria dell’Iron Dome (sistema di difesa antimissilistico specializzato nell’intercettare razzi a corto raggio, ndr) vicino a Eilat, che in passato era stata bersaglio di diversi attacchi.

Nel mese di aprile, la città sul Mar Rosso è stata colpita da razzi lanciati dal Sinai, mentre i detriti di un razzo lanciato contro il nord di Eilat, il 4 di luglio, sono stati ritrovati alcuni giorni dopo.

Attualmente, l’esercito egiziano sta conducendo un’offensiva militare nel Sinai, atta a contrastare l’intensificarsi della violenza, in aumento dal 3 luglio scorso, da quando il presidente islamista, Mohammed Mursi, è stato estromesso dal potere in seguito ad un colpo di stato guidato dai militari.