Siria, Fplp-Cg condanna il raid israeliano: “combatteremo a fianco di Damasco”

Ramallah-InfoPal. L’ultimo bombardamento israeliana contro obiettivi situati a Damasco, “espone il legame organico tra il complotto e la guerra dichiarata alla Siria, da una parte, e il progetto sionista-americano che mira a distruggere la regione, frantumarla ed indebolire i suoi stati centrali, dall’altra”. Lo afferma il Comando generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp-Cg), in un comunicato diramato per denunciare l’ultima aggressione israeliana contro la Siria.

Nel suo comunicato stampa, l’Fplp-Cg ha rivelato la sua intenzione di combattere a fianco delle forze del regime siriano. Ha dichiarato: “Gli alleati della Siria (Comando generale compreso) hanno preso la decisione strategica di non permettere la sua caduta nelle mani dei sionisti, gli americani o le loro braccia nella regione”.

Ha aggiunto:“Il fatto che Israele abbia deciso di interferire nella crisi siriana, e in modo così violento, cambierà le regole del gioco e metterà l’intera area sull’orlo di una guerra regionale, le cui ripercussioni non lasceranno intatta alcuna parte, araba o regionale, coinvolta nella cospirazione contro la Siria”.

Il fronte ha sottolineato che “la tempistica di questo raid, e i bersagli scelti, rivelano le grandi difficoltà attraversate dai gruppi armati (l’opposizione siriana), dopo i notevoli successi e vittorie raggiunte in campo dallo Stato siriano, soprattutto nel Qusair (vicino a Homs, ovest della Siria, ndr), ad est di al-Ghouta (area agricola intorno a Damasco, ndr), e in molte altre parti del paese”.

Il Comando generale ha invitato tutte le fazioni palestinese, nazionaliste e islamiche, “a prendere una chiara posizione su questa aggressione, abbandonando la neutralità, finta, utile solo ad Israele e al suo progetto per dividere la regione”.

Infine, il fronte ha esortato il popolo palestinese, in patria e nei paesi della diaspora a “scendere in piazza per denunciare questa aggressione, ed esprimere solidarietà con i fratelli in Siria”, ribadendo la propria “solidarietà con la Siria, leadership e popolo, di fronte al complotto sionista-occidentale”.