PressTv. Le Nazioni Unite lanciano l’allarme: in Siria sono oltre 3 milioni i bambini colpiti dalle conseguenze devastanti della crisi che attanaglia il paese da oltre due anni.
“La crisi vissuta dai più piccoli è l’emergenza”, ha dichiarato mercoledì Leila Zerrougui, Rappresentante speciale del Segretario generale per i minori e i conflitti armati, di fronte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Zerrougui ha poi aggiunto che gli attacchi contro gli ospedali e le scuole mettono a repentaglio la vita dei bambini e impediscono loro di accedere alle cure mediche e all’istruzione.
Stando alle dichiarazioni del funzionario Onu, i bambini vengono reclutati e impiegati per attività militari dai gruppi armati stranieri.
Zerrougui ha invitato con forza le Nazioni Unite all’elaborazione di una soluzione effettiva che ponga fine all’impunità delle continue “gravi violenze” in atto contro i bambini in Siria.
Il 9 aprile, l’organizzazione internazionale Save the Children ha denunciato che i bambini siriani sono esposti a un pericolo diretto, arruolati dai gruppi di militanti stranieri presenti nel paese.
Lo scorso mese, la Onlus aveva oltretutto denunciato le uccisioni, le torture e le violenze sessuali di cui i minori siriani sono vittime.
Il Sottosegretario generale dell’Onu per gli Affari umanitari e Coordinatore per gli aiuti di emergenza, Valerie Amos ha detto che in Siria, su una popolazione complessiva di 20,8 milioni di persone, sono 6,8 milioni ad aver bisogno di aiuti umanitari.
L’Alto commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres, si aspetta che per la fine del 2013, i rifugiati siriani saranno oltre 3 milioni e mezzo.
Da quando i disordini sono scoppiati in Siria, nel marzo 2011, non si contano le persone uccise, compreso un gran numero di agenti delle forze di sicurezza. Damasco ha più volte invitato al dialogo per cessare la violenza.
Traduzione per InfoPal a cura di Valentina Iacoponi