Siyam: ‘Le accuse di Tirawi hanno obiettivi politici. L’intelligence sta ritardando la cattura del vero assassino di Tayih’.

Dal nostro corrispondente e da Maan News.net

Il ministro degli Interni palestinese, Said Siyam, ha dichiarato che non è responsabile per i recenti crimini – l’assassinio del capo delle relazioni internazionali dei servizi di intelligence palestinese, il brigadiere generale Jad At-Tayih -come, invece, lo accusa il capo della stessa intelligence nella West Bank, Tawfiq At-Tirawi.

Siyam  ha dichiarato che Tawfiq At-Tirawi deve essere ritenuto responsabile delle conseguenze delle proprie affermazioni che "incitano all’omicidio di gente innocente".

Durante una conferenza stampa a Gaza, Siyam ha affermato che "è stato formato un comitato di investigazione sull’assassinio di Tayih e che ci si è accordati di incontrarsi questa sera".

Era trapelato un rapporto dell’intelligence che informava del rifiuto da parte del primo ministro di consegnare un video-tape in cui è rimasto registrato il crimine.

Al proposito, il ministro degli Interni ha dichiarato: "Sono stato sulla scena del crimine, ho poi incontrato il premier che ha confermato che le telecamere installate nell’area erano fuori servizio a causa del rifiuto dei residenti di lasciarle operative".

Il ministro ha accusato l’intelligence di tentare di essere l’unica parte a investigare sull’omicidio: "Fino a questo momento nessuno ha visionato i risultati dell’inchiesta. Sono stati ripetuti i nomi dei sospetti – uno di loro, venerdì scorso, stava pregando a fianco a me".

Il ministro ha confermato che i sospettati sono stati informati di arrendersi al procuratore generale per essere interrogati. E ha aggiunto che "c’è qualcuno dietro l’omidicio" e che ha dato il permesso di arrestare la persona sospettata. E ha accusato l’intelligence di essere la causa del ritardo di tale ordine: "Sono ancora in atto tentativi di deviare il giusto percorso delle indagini e di raggiungere il vero assassino. Tutti sanno che le dichiarazioni di Tirawi sono ‘politiche’. Non è accettabile vederlo in una conferenza stampa senza essersi coordinato con il ministro degli Interni". E ha concluso: "So che c’è crisi nel dipartimento di intelligence".

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