Società elettrica di Gaza: il black-out energetico causato dai bombardamenti israeliani e dalla mancanza di carburante.

Gaza – Infopal. Ieri, Jamal ad-Derdasawi, direttore generale della società palestinese che gestisce l’energia elettrica, ha dichiarato che il black-out energetico della Striscia di Gaza è provocato dai danni causati dal bombardamento israeliano del 2006 alla centrale elettrica e dalla mancanza di carburante necessario al suo funzionamento.

In una dichiarazione alla stampa, ad-Derdasawi ha spiegato che, prima del bombardamento, la centrale produceva 90 megawatt, mentre ora ne produce solo 45. E ha aggiunto che, per funzionare normalmente, la rete elettrica ha bisogno di 250 megawatt – che dovrebbero esserle forniti da israeliani, egiziani e dalla centrale palestinese stessa.

Inoltre, ha sottolineato che nessuna fonte garantisce un rifornimento continuo, perché le linee principali non lavorano in contemporanea a causa dei danni subiti durante le invasioni israeliane.

Ad-Derdasawi ha riferito che per rimediare a questi disagi "deve essere fornita la quantità necessaria di carburante": 1.200.000 litri al giorno.

 

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