Soldati feriscono 67 palestinesi ad al-Aqsa

Gerusalemme/al-Quds – IMEMC. Gli attacchi israeliani contro i fedeli palestinesi ad al-Aqsa, nella Gerusalemme occupata, hanno provocato il ferimento di almeno 67 palestinesi, tra cui donne e bambini, ed un giovane che versa in condizioni critiche.

Walid Sharif, 24 anni, di Beit Hanina, a nord di Gerusalemme, ha subito un grave trauma cranico vicino alla Porta di al-Maghariba, prima di essere sequestrato e aggredito dai soldati.

I soldati hanno trascinato il palestinese ferito fuori dai cortili della moschea di al-Aqsa, lo hanno aggredito, nonostante la sua grave ferita, prima di portarlo al Centro medico Hadassah, dove hanno impedito alla famiglia di vederlo per diverse ore.

Suo fratello Abdul-Rahman, un soccorritore ad al-Aqsa, ha detto che Walid ha subito una frattura al cranio ed un’emorragia cerebrale, dopo che i soldati gli hanno sparato alla testa con un proiettile d’acciaio rivestito di gomma da una distanza molto ravvicinata.

Ha aggiunto che suo fratello è tuttora in coma. Tuttavia, non c’è stata conferma ufficiale se il giovane sia cerebralmente morto.

I medici del Centro medico israeliano Hadassah nella Gerusalemme occupata hanno detto che non c’è più niente da fare per il giovane e che è in coma nel reparto di terapia intensiva.

Sebbene Walid sia stato colpito nel pomeriggio, la famiglia non ha potuto vederlo fino alle prime ore della sera.

67 palestinesi, tra cui donne e bambini, hanno subito gli effetti dell’inalazione di gas lacrimogeni e hanno riportato tagli e lividi.

La maggior parte delle ferite riguarda la parte superiore del corpo, compresa la testa e il viso.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.