Soldati israeliani fermano palestinese e gli iniettano sostanza ignota

Pal.info. L’Associazione per i prigionieri palestinesi (Pps) ha comunicato giovedì 3 aprile 2014 che un soldato israeliano ha iniettato una sostanza ignota a un palestinese dopo averlo sequestrato a Beit Jala, cittadina della Cisgiordania sita nei pressi di Betlemme.
La Pps riferisce che diversi soldati hanno assalito Yousef ‘Abdul-Rahim Khatib, 26 anni, dopo di che uno di loro gli ha iniettato una sostanza che ha immediatamente procurato al giovane palestinese difficoltà respiratorie e la perdita di coscienza.
Lo zio del 26enne, Khaled Khatib, ha dichiarato che in un primo momento i familiari di Yousef hanno pensato gli fosse stato spruzzato del gas al volto, ma hanno subito dopo trovato la siringa e l’ago utilizzati dai militari. I soldati si sono poi portati via il giovane in barella.
‘Abdullah Zaghary, direttore del Pps, ha dichiarato che la siringa sarà inviata a un laboratorio di analisi del luogo, per stabilire quale sostanza sia stata utilizzata, e ritiene Israele responsabile della vita e della salute del detenuto.
Al-Khatib è stato sequestrato mercoledì all’alba, quando i militari hanno fatto irruzione nella casa dello zio, a Beit Jala, facendo saltare il portone con dell’esplosivo.
Nel corso della violenta perquisizione l’esercito ha utilizzato cani e ha arrecato ingenti danni alla proprietà.
Sempre nella giornata di mercoledì, soldati israeliani hanno costretto un ragazzino palestinese a ingerire una pillola sconosciuta dopo averlo sequestrato a Hebron, nella zona di Jabal Johar, nella Cisgiordania occupata meridionale.
Dopo essere stato forzato a ingerire la sostanza, il 15enne Ziyad ash-Shanteer si è sentito mancare e ha subito dopo accusato un’emicrania: egli è quindi stato portato in un ospedale di Hebron per cure mediche.
Traduzione di Stefano Di Felice