Soldati israeliani picchiano minorenne palestinese e gli fratturano la mandibola

Gerusalemme – MEMO. Un minorenne palestinese, arrestato giovedì, è stato operato dopo essere stato brutalmente picchiato dai soldati israeliani, secondo quanto affermato dalla Società per i prigionieri palestinesi (PPS).

Il sedicenne proveniente dal campo profughi di al-Arroub, a nord di Hebron, è stato ricoverato presso l’ospedale Hadassah di Gerusalemme, dopo aver subito abusi per mano delle forze d’occupazione israeliane durante l’arresto.

A seguito dell’aggressione, Mohammad Muqbel ha subito una frattura alla mascella e fratture ai denti.

Suo padre, Munir Muqbel, ha confermato che a Mohammad è stato impiantato del platino per trattare la frattura.

È stato arrestato dalle forze israeliane la scorsa settimana mentre stava andando a scuola, secondo quanto riferito dall’agenzia stampa Wafa. Non è chiaro il motivo dell’arresto.

Mohammad attualmente rimane nell’ospedale Hadassah, ammanettato al suo letto, soffrendo di forti dolori, in seguito all’estensione della sua detenzione fino a domenica, ordinata da un tribunale militare israeliano. Gli è stato anche negato il contatto con la famiglia.

L’esercito israeliano conduce frequenti campagne d’arresto in tutta la Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est occupata, con il pretesto di rintracciare i palestinesi “ricercati”.

I bambini che vivono nella Gerusalemme Est occupata sono i più presi di mira, ha affermato la PPS. Molti apparentemente rischiano l’arresto almeno una volta al mese.

Israele è l’unico paese al mondo a perseguire regolarmente i minorenni nei tribunali militari privi di garanzie per un processo equo. Inoltre, i minorenni palestinesi detenuti da Israele subiscono abusi e torture sistematiche, che sono legittimati dalla magistratura e dal governo.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.