Soldati israeliani rapiscono bambino ad al-‘Isawiya

Gerusalemme-IMEMC. Diversi soldati e poliziotti israeliani hanno invaso, giovedì, una casa palestinese nella cittadina di al-‘Isawiya, nella Gerusalemme est occupata, dopo aver distrutto la porta principale della proprietà, e hanno rapito un bambino di fronte ai suoi fratelli.

Mohammad Abu al-Hummus, un membro del comitato di monitoraggio di al-Isawiya, ha affermato che i soldati hanno sfondato la porta d’ingresso di una casa, di proprietà di Wa’el Abu Hadwan al-Fakhouri, e hanno invaso la residenza, causando gravi attacchi di ansia tra sette bambini che si trovavano da soli nella proprietà, senza i loro genitori.

I bambini stavano cercando di aprire la pesante porta per consentire ai soldati di entrare nella proprietà senza causare danni. Nonostante ciò, l’esercito ha usato la forza.

I soldati hanno poi rapito Saleh al-Fakhuri, di 13 anni, dopo averlo collocato in un’auto guidata da ufficiali sotto copertura.

Razan al-Jo’ba, un avvocato del Centro Informazioni Wadi Hilweh di Silwan (Silwanic), ha affermato che i soldati hanno rapito il bambino e lo hanno portato alla stazione di polizia in strada Salaheddin, a Gerusalemme, dopo averlo accusato di aver lanciato pietre contro una jeep dell’esercito.

I soldati invadono spesso le case ed i negozi della famiglia al-Fakhuri e conducono perquisizioni molto violente, oltre ad imporre multe.

La famiglia è proprietaria della casa, dei negozi e delle terre nell’area dal 1954, prima che Israele occupasse Gerusalemme Est (nel 1967), ma si trovano ad affrontare continue invasioni, perquisizioni violente e tentativi di confisca delle loro proprietà per costringerli ad abbandonare l’area.

https://www.facebook.com/Silwanic/videos/403063973888892/?t=5