Gerusalemme – Infopal
Un sondaggio del canale televisivo della Knesset israeliana, ha riferito che il 75% degli ebrei in Israele è a favore dellespulsione dei cittadini arabi palestinesi (i palestinesi dei territori occupati nel 1948 – ndr) verso lo Stato palestinese, nellambito di un accordo.
Il sondaggio è stato effettuato dallistituto di ricerca Banyas su una fascia di 668 israeliani presi dal pubblico (la percentuale di errore è del 3,7%).
La domanda rivolta ai partecipanti era: "Cè un motivo per chiedere lespulsione dei cittadini arabi israeliani verso le aree dello Stato palestinese, quando esso nascerà?". Solo il 25% ha rifiutato categoricamente questa idea.
E tra il 75% di coloro che sostengono di voler espellere gli arabi, il 28% afferma che l’espulsione o meno deve avvenire in base alla fedeltà o infedeltà a Israele.
Il 50% considera gli arabi, prima di tutto, legati al nazionalismo palestinese, poi come israeliani; mentre il 40% li considera fedeli solo al nazionalismo palestinese. Soltanto l’1% crede che essi siano israeliani.
La maggioranza degli ebrei ritiene che il diritto degli arabi di rimanere nelle proprie case "non è scontato".
I partiti israeliani di estrema destra come "Israel Beitena" e "Mifdal", oltre a movimenti di estrema destra extra-parlamentari, propongono lespulsione degli arabi dal paese nellambito dei loro programmi di "politica elettorale".
Un deputato arabo alla Knesset, Jamal Zahalqa, intervenendo durante la seduta della commissione generale parlamentare, ha dichiarato: "Non potrete espellerci, costi quel che costi. Resisteremo alle espulsione con tutti i mezzi".
La destra lo ha interrotto gridando: "Tu lanci minacce. Cosa farete? Quali sono i vostri mezzi?". Zahalqa ha risposto: "Potrete ucciderci, ma non espellerci. Il nostro popolo ha vissuto la Nakba del 1948, e preferisce morire invece di essere sradicato dalla propria patria. Noi preferiamo morire invece di emigrare".
E ha aggiunto: "La puzza di razzismo si diffonde appena si pone la domanda sulle espulsioni dei cittadini palestinesi. Dovere sapere che non siamo noi a essere venuti qui, ma è Israele che è arrivata in Palestina. Noi siamo gli abitanti originari del paese e la nostra legittimità è acquisita dalla nostra appartenenza alla patria e non dalla cittadinanza israeliana. I risultati del sondaggio sono unulteriore dimostrazione della crescita del razzismo, alimentato dalla campagna contro ogni cosa sia ‘araba’".