Sondaggio: i siriani respingono la violenza e un intervento esterno

Silviacattori.net.

Un duro colpo per l’intervento straniero in Siria, i risultati appena pubblicati da un’indagine indipendente dimostrano che il popolo siriano respinge fermamente la politica del governo turco verso il loro Paese. Il 65% dei siriani intervistati considera il governo turco ostile e solo il 16% lo considera amichevole. La  Turchia, naturalmente, è stata uno dei principali sostenitori del violento e settario  “Esercito siriano libero” (Esl).

4 novembre, 2012

Alla domanda sulla posizione della Turchia nei confronti della crisi in Siria, il 69% dei siriani intervistati ha dato risposta ‘negativa’ e solo il 23% ‘positiva’.

L’indagine è stata condotta dal 3 al 28 agosto 2012 dal Turkish Economics and Social Studies Foundation (TESEV), un gruppo indipendente sostenuto dal tedesco Friedrich-Ebert-Stiftung e associato col Center for American Progress (vale a dire che non si tratta di una organizzazione radicale ). I 2.012 risultati, che sono apparsi in una relazione dal titolo “La percezione della Turchia nel Medio Oriente 2012”, sono stati pubblicati parzialmente (in turco) – una relazione dettagliata sui risultati sarà pubblicata in inglese sul sito del TESEV a breve.

L’indagine è stata portata avanti annualmente, durante gli ultimi quattro anni e valuta l’opinione pubblica nel Medio Oriente. Va notato che, mentre Hillary Clinton è impegnata a cercare di plasmare una violenta opposizione, «nel sondaggio 2011, svoltosi dopo che Turchia, Qatar e Arabia Saudita hanno sostenuto l’insurrezione  quando era già in pieno svolgimento, il popolo siriano ha respinto in modo fermo una protesta violenta con solo il 5 % a favore.

Prigionieri dell’Esl, momenti prima di essere picchiati e poi massacrati a sangue freddo.

I risultati del sondaggio compromettono ulteriormente la politica immorale e disumana di sostegno a una rivolta impopolare e settaria, che si appoggia molto su stranieri, al Qaeda e elementi apertamente criminali e genocidari, e che ha portato ad un crescente disastro per ciò che concerne i diritti umani con la morte di migliaia di siriani e la distruzione del paese.