Sondaggio: il 64% dei Palestinesi è a favore dell’abolizione degli Accordi di Oslo

Palestinian children take part in a protest against the decision made by the United Nations Relief and Works Agency (UNRWA) to reduce food aid delivered to the Gaza Strip in front of the UNRWA headquarters in Gaza City on March 19, 2014. Photo by Ashraf Amra
Palestinian children take part in a protest against the decision made by the United Nations Relief and Works Agency (UNRWA) to reduce food aid delivered to the Gaza Strip in front of the UNRWA headquarters in Gaza City on March 19, 2014. Photo by Ashraf Amra

Memo. “La maggioranza dei Palestinesi è a favore dell’abolizione degli Accordi di Oslo e dei loro protocolli economici”, ha rivelato giovedì un nuovo sondaggio.

Secondo la ricerca, condotta dall’Arab World for Research and Development (AWRD), ben il 64% dei Palestinesi è a favore dell’abolizione degli Accordi di Oslo e dei suoi protocolli economici, rispetto ad un 28% che vuole che restino in vigore ed ad un 8% di indecisi.

Un membro del Comitato esecutivo dell’OLP, Wasel Abu Yousef, ha riferito all’agenzia turca Anadolu, che mercoledì il comitato ha approvato la sospensione della collaborazione politica, economica e sulla sicurezza con Israele.

Tuttavia l’economista Samir Abdullah ha dichiarato all’agenzia di stampa turca che i palestinesi non dispongono dei mezzi per annullare il Protocollo Economico di Parigi, né per portare avanti una guerra economica contro Israele.

Il Protocollo Economico di Parigi, firmato nel 1994, è un accordo tra l’Autorità nazionale palestinese ed Israele per regolare le relazioni economiche in quattro settori: lavoro, rapporti commerciali, questioni fiscali e regime monetario.

Secondo il sondaggio, il 30% dei rispondenti ritiene che al momento la priorità dell’Autorità Palestinese sia fermare la cooperazione sulla sicurezza con Israele, mentre il 27% crede che la priorità sia la creazione di un governo di unità nazionale.

Traduzione di Silvia Rossi