“Sono 138 gli studenti dell’UNRWA uccisi a partire da luglio”

unrwalogoImemc. Con il ritorno di 241 mila studenti alle scuole dell’UNRWA, l’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi dispone di un’immagine più fedele dell’impatto che i 50 giorni di guerra hanno avuto sugli studenti e le loro famiglie. Siamo in grado dunque di confermare che sono 138 gli studenti dell’UNRWA uccisi a partire dall’8 luglio.

Altri 814 sono stati feriti, mentre 560 sono rimasti orfani in seguito alle recenti ostilità. La vita familiare di molti di loro è stata distrutta. Dietro ogni statistica c’è un cuore spezzato, una storia personale, una dignità, ed un destino che vanno rispettati, anche nella morte. E i bambini palestinesi non sono dati statistici.

L’UNRWA rimane impegnata ad affrontare i traumi psicologici del conflitto, specie tra i bambini. Durante la scorsa settimana, il Programma comunitario per la salute mentale dell’agenzia ha intensificato la formazione degli insegnanti dell’UNRWA perchè forniscano assistenza psico-sociale nelle classi. La formazione ha affrontato la capacità da parte degli insegnanti di gestire lo stress, di educare alla vita studenti di scuola elementare, e di organizzare attività ricreative.

Nel frattempo, l’UNRWA ha continuato durante la scorsa settimana ad effettuare la stima delle case dei rifugiati, mentre noi abbiamo incrementato la nostra iniziale stima dei danni. Stando a quanto valutato sulla base di informazioni preliminari, 80 mila case di proprietà dei rifugiati sono state danneggiate o distrutte durante i 50 giorni di ostilità, cifra di molto superiore rispetto alle 60 mila case in precedenza stimate. Riteniamo che almeno 20 mila, tra queste, siano inagibili.

La maggioranza dei 110 mila senza casa a Gaza sono bambini. A essi è stato negato lo spazio che i bambini di tutto il mondo danno per scontato, un luogo in cui nutrire e sviluppare la propria umanità.

L’UNRWA continua a sostenere la rapida ricostruzione di Gaza, la revoca del blocco e il pieno ripristino dei diritti, compresi quelli dei bambini. Continuiamo inoltre a chiedere che tutti i partiti si assumano la responsabilità per le violazioni del diritto internazionale.

Secondo le cifre complessive dell’ONU, sono 505 i bambini uccisi in 50 giorni di guerra. Il bilancio dei palestinesi morti si attesta almeno a 2180, tra cui 260 donne, mentre quello degli israeliani a 71, dei quali 66 erano soldati, con un solo bambino tra i civili.

Christopher Gunness, portavoce e capo della comunicazione UNRWA

Traduzione di Michele Di Carlo