Sos Palestina

S.O.S. PALESTINA
 
Care compagne e cari compagni,

sta per partire una campagna straordinaria di sottoscrizione per le strutture sanitarie palestinesi, come risposta “popolare” al tentativo di strangolare il popolo palestinese operato di concerto fra i governi di Israele, USA e Unione Europea. La proposta, partita dalla Mezzaluna Rossa Palestinese in Italia e dal Forum Palestina, sta raccogliendo l’interesse di numerose situazioni, sia politiche che associative.
Per coordinare il lancio ufficiale della campagna – che dovrebbe durare fino a luglio – e stabilire i dettagli dell’iniziativa, è convocata una riunione per sabato 6 maggio, alle 10.00, presso il Centro culturale palestinese “Rachel Corrie”, in Via Baldassarre Orero n. 59 (Casal Bertone). Qui sotto potete leggere il testo dell’appello proposto.

S.O.S. PALESTINA

La decisione dell’Unione Europea di interrompere i trasferimenti economici all’Autorità Nazionale Palestinese è un fatto straordinariamente grave non solo dal punto di vista politico, ma anche e soprattutto da quello umanitario.

Se da un punto di vista politico è grave che l’Europa non riesca ad avere sul Medio Oriente una visione diversa da quella del maggiore alleato di Israele, gli USA di George Bush, ciò che ci indigna maggiormente è l’indifferenza verso le conseguenze di certe scelte politiche nei confronti delle popolazioni civili. Interrompere le relazioni economiche con le istituzioni palestinesi non significa solo non rispettare la volontà democraticamente espressa da un popolo in elezioni universalmente riconosciute come impeccabili e corrette, nonostante le difficoltà imposte dall’occupazione israeliana: tagliare i fondi alle autorità palestinesi significa, puramente e semplicemente, condannare alla fame un intero popolo.

Con una decisione arbitraria ed illegale, il governo israeliano ha sequestrato i fondi spettanti all’Autorità palestinese; lo ha fatto con la forza dell’occupazione militare, non con quella del diritto. Allineandosi alla politica sciagurata del governo israeliano e degli USA di Bush, i governi dell’Unione Europea si rendono complici dello strangolamento della popolazione civile palestinese.

Da mesi, ormai, l’Autorità palestinese non è in grado di pagare gli stipendi dei propri dipendenti. Questo riguarda anche il personale del servizio sanitario, che da anni deve affrontare le terribili emergenze provocate dalla violenza dell’occupazione israeliana: ospedali bombardati, ambulanze mitragliate, medici ed infermieri assassinati. In queste condizioni drammatiche, simili a quelle in cui sono costretti a vivere tutti i Palestinesi, gli operatori sanitari hanno continuato a lavorare per alleviare le sofferenze del proprio popolo.

Di fronte al cinismo della politica, facciamo appello alla società civile ed ai cittadini italiani affinché dimostrino, ancora una volta, la loro generosità e solidarietà. Chiediamo agli uomini ed alle donne d’Italia di sostenere il servizio sanitario-umanitario palestinese, aprendo una grande sottoscrizione popolare per consentire ai medici, agli infermieri, agli ospedali della Palestina occupata di poter continuare la loro indispensabile missione. Invitiamo i lavoratori, gli studenti, i professionisti e le istituzioni a dare vita ad una grande operazione di soccorso umanitario, ognuno secondo le proprie possibilità: la nostra ambizione è quella di portare agli ospedali di Gaza e della Cisgiordania un sostegno morale ed economico per un popolo che continua la sua lotta per la sopravvivenza e vedere migliorate le sue condizioni di vita quotidiana nella sua terra, sulla base delle risoluzioni dell’ONU e della legalità internazionale.

FORUM PALESTINA

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