Gaza – Infopal. Il dott. Mu’awiya Hasanen, direttore del servizio di pronto soccorso a Gaza, questa mattina, ha confermato al corrispondente di Infopal.it a Gaza, che i soccorritori ieri hanno sottratto più di 100 cadaveri da sotto le macerie, la maggior parte sono donne, bambini e anziani, a nord e a est della Striscia di Gaza, a seguito del ritiro dei carrarmati israeliani ai lati della Striscia.
Hasanen ha riferito che i soccorritori hanno utilizzato mezzi meccanici per spostare le macerie per cercare le decine di dispersi da giorni, che le loro case sono state bombardate dall’occupazione che non avevano permesso ai soccorritori ci raggiungere questi luoghi per causa del continuo bombardamento.
Hasanen ha chiarito che i soccorritori hanno trovato i cadaveri degli abitanti rimasti assediati nelle loro case oppure che sono stati lasciati sanguinare nelle strade, cadaveri attaccati dai cani randagi, in particolare nelle zone di monte al-Kashef e al-Ris, a est di Jbalia, al-Qarm, la tenuta di Abedrabbo, al-Atatrah, as-Salatin e al-Fakhari, a nord e a nord est della Striscia.
Hasanen ha riferito che ancora decine di morti in diverse zone della Striscia di Gaza, in particolare nelle zone che erano teatro degli attacchi militari israeliani che i soccorritori non sono riusciti a raggiungere, oggi, dopo aver coordinato con la parte israeliana per permettere ai soccorritori di entrare nelle zone per proseguire le ricerche.
Nel quartiere az-Zaitun a est della città di Gaza, dott. Hasanen ha detto che i soccorritori hanno trovato un gran numero di cadaveri della famiglia al-Samuni, che ha avuto più di 30 morti e decine di feriti.
Più di 110 membri della famiglia al-Samuni si erano rifugiati in una sola casa scappando dai bombardamenti delle loro case, gli aerei da guerra israeliani li hanno attaccati uccidendo circa 30 persone, altri dispersi sono stati considerati morti perché i soccorritori non li trovavano.
Hasanen ha detto che i soccorritori che hanno partecipato al ricupero dei cadaveri hanno visto delle scene “raccapriccianti”, la maggior parte dei cadaveri sono a pezzi cominciando a decomporsi, e ha riferito che la maggior parte dei cadaveri trovati sono di bambini e di donne rimasti nelle loro case con l’inizio dell’aggressione israeliana.
E ha confermato che questi cadaveri vengono sepolti subito, non vengono nemmeno portati negli ospedali, per le loro condizioni, chiarendo “il riconoscimento dei cadaveri avviene tramite i loro parenti”.
1310 palestinesi uccisi
Hasanen ha riferito che il numero delle vittime dell’aggressione israeliana avuto inizio il 27 dicembre 2008 contro la Striscia di Gaza è salito a 1310 morti, tra di loro 421 bambini, 112 donne, 120 anziani, 5 giornalisti, 5 stranieri, 15 tra medici e soccorritori, e circa 5500 feriti.
Ieri, è stato ucciso dagli israeliani il giovane contadino Maher Abdeladhim Abu Rajil (22 anni) dopo che Israele abbia deciso il cessato il fuoco e di ritirarsi da diverse zone nella Striscia di Gaza, ferito anche suo padre, sono state ferite, sempre con il fuoco israeliano, una donna e la sua bambina nella zona di al-Bora nella città di Beit Hanoun a nord della Striscia di Gaza.
Questa mattina, i carrarmati israeliani si sono ritirati da diverse zone della Striscia di Gaza, i più importanti sono Beit Lahia e al-Tawam a nord della Striscia, da est della città di Gaza, si sono ritirati anche dal quartiere at-Tuffah e da est della cittadina di Jabalia.
I carrarmati israeliani però sono rimasti nella zona dell’ex colonia Nitsarim, questo significa che la strada tra Gaza e la zona centrale è rimasta chiusa.