Tel Aviv – MEMO. Oltre 100 startup israeliane sono entrate in panico in seguito al crollo della Silicon Valley Bank Financial Group, il più grande finanziatore di startup in Israele e negli Stati Uniti, come riporta il quotidiano economico israeliano Calcalist.
Le azioni israeliane sono crollate, lunedì, a seguito del fallimento della banca. Il patrimonio della SVB è stimato in circa 210 miliardi di dollari ed è la più grande banca a fallire dalla crisi finanziaria del 2008.
Venerdì, la SVB è fallita a causa di un significativo aumento dei tassi di interesse e del calo di interesse nel mercato tecnologico, costringendo la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) a sequestrarne i beni.
Il crollo della SVB arriva mentre Israele è coinvolto in proteste di massa contro una proposta di riforma giudiziaria avanzata dal governo del primo ministro Benjamin Netanyahu, che – secondo gli economisti – potrebbe allontanare gli investimenti e avere un impatto negativo sull’economia.