Stop della Francia alle trasmissioni di ‘al-Aqsa tv’, giornalisti: è censura.

Gaza – Infopal. Decine di giornalisti hanno svolto un presidio di fronte alla sede del Centro culturale francese a Gaza, a seguito della decisione dell'Alto Consiglio francese per gli audiovisivi di bloccare le trasmissioni dell'emittente palestinese attraverso il satellite francese.

I manifestanti hanno espresso l'opinione secondo cui la decisione francese deriva dal fatto che “al-Aqsa tv” ha sempre documentato i crimini degli occupanti israeliani a Gaza, compresa l'aggressione del 2008-2009, per non parlare della copertura informativa data alla Freedom Flotilla.

Hasan Abu Hashish, direttore dell'Ufficio governativo dell'informazione, ha affermato: “Noi oggi siamo qui per protestare contro questo provvedimento, sia che provenga dall'Unione Europea che dalla Francia, poiché esso contravviene ai basilari principi di libertà. Questa decisione rivela il notevole fastidio di alcuni verso il desiderio della gente di essere informata. Così ricorrono all'oscuramento. Questo dimostra che risulta intollerabile per alcuni l'opera informativa svolta dai palestinesi con la stazione 'al-Aqsa', che è riuscita a svelare le falsità dell'informazione occidentale”.

Yaser Abu Hein, presidente dell'Associazione dei giornalisti palestinesi , ha affermato che “si tratta di una decisione sbagliata, che lascia dietro di sé degli enormi interrogativi sulle tanto declamate – dalle stesse Francia e Ue – 'libertà' e 'democrazia'. Pertanto ha dichiarato al nostro corrispondente di augurarsi una revisione di tale decisione da parte del Supremo consiglio francese per gli audiovisivi, poiché le accuse rivolte all'emittente palestinese sono prive di fondamento, fabbricate dagli israeliani stessi. Abu Hein ha poi rivolto un appello a tutti i giornalisti nel mondo intero affinché escano dal loro silenzio, protestando e facendo pressioni sulla Francia, affinché non applichi questa decisione”.

Tutte le associazioni e le organizzazioni della società civile di Gaza hanno criticato questa decisione, chiedendo alla Francia di tornare indietro sui suoi passi e di non sottomettersi alle pressioni israeliane, che sono dietro alla decisione presa dalla Francia.

Tutti costoro esprimono il loro sostegno all'emittente 'al-Aqsa' poiché essa è la voce degli assediati di Gaza rivolta al mondo intero, che sin dall'inizio ha denunciato le pratiche degli occupanti senza nuocere a nessun altro.

L'emittente 'al-Aqsa' ha ricevuto lunedì scorso una comunicazione da 'Nursat' nella quale, facendo riferimento alla decisione francese, si dava tempo fino ad oggi (17 giugno) per interrompere le trasmissioni, a causa della decisione presa dall'Alto Consiglio francese per gli audiovisivi.

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