Storica visita del Segretario Generale della Lega Araba nella Striscia di Gaza.

‘Amr Mousa s’impegna per la rottura dell’assedio su Gaza e per il successo della riconciliazione nazionale palestinese

Gaza – Speciale Infopal. Dopo quattro anni di assedio illegale sulla Striscia di Gaza, il 13 giugno il territorio palestinese nel mirino dall’aggressività israeliana ha accolto la prima visita ufficiale di un rappresentante della Lega Araba.   

Hisham Yousef, il direttore del suo ufficio, aveva preceduto Mousa a Gaza per supervisionare i preparativi all’evento. 

Assedio. “Tutto il mondo è consapevole delle ingiustizie che questo assedio porta con sé. È palese la sua illegalità e va abolito” afferma Mousa che, tra le altre cose, ha auspicato un raggiungimento reale della riconciliazione nazionale palestinese che coinvolga tutte le fazioni palestinesi e che non si limiti alla firma di documenti.

Il Segretario Generale è stato accolto da cariche istituzionali palestinesi e numerosi leader dei gruppi della resistenza hanno voluto indirizzargli personalmente i propri appelli.

Ricostruire Gaza. Il ministro della Sanità palestinese, Bassam Na’em, ha salutato Mousa riconoscendo l’evento di ieri come un ‘segnale significativo’ sulla via per il riavvicinamento politico de facto tra i paesi arabi e la questione palestinese.

Tutti hanno concordato sulla necessità di adottare misure concrete e non mere dichiarazioni o risoluzioni che restano lettera morta.

Mousa ha voluto visitare le vittime dell’ultima feroce guerra israeliana su Gaza, in particolare la famiglia Al-Samouny che in quell’attacco perse 31 membri.

Le visite alle vittime. I palestinesi che hanno subito ingenti perdite umane e materiali nell’attacco israeliano di fine 2008 hanno rivolto a Mousa parole di buoni propositi per il futuro, per la ricostruzione del quale hanno richiesto ulteriore assistenza.

“E proprio dalla famiglia di Abu Mohammad Al-Samouny partirà la ricostruzione”, ha promesso Mousa che ha visitato anche la scuola Al-Fakhoura dove Israele colpì a morte l’infanzia palestinese. 

Nella scuola, Mousa ha incontrato l’appello delle madri dei prigionieri palestinesi della Striscia di Gaza alle quali da anni Israele vieta di vederli.

Anche qui, Mousa ha espresso la personale solidarietà e l’impegno della Lega Araba per la loro liberazione.

A seguire, il Segretario Generale ha incontrato il premier del governo della Striscia di Gaza, Ima’il Haniyah.

Il Primo ministro palestinese ha rimarcato l’importanza ‘storica’ della visita di Mousa con cui ha discusso di: misure per rompere l’assedio – tra cui gli investimenti esteri come la ricostruzione parallela di Gaza – e riconciliazione nazionale palestinese.

I due hanno condiviso l’opinione sulla ‘propaganda mediatica israeliana che presume di presentare come un fatto illegale, l’ingresso di beni e merci a Gaza.

“È falso ed è un espediente per prorogare ad oltranza l’assedio”.

Imperativo necessario. ‘Un obbligo e una necessità’, così definisce Mousa la riconciliazione nazionale tra le fazioni palestinesi per il raggiungimento della quale promette l’intervento costante della Lega Araba.

“Se si fosse raggiunta, probabilmente oggi i palestinesi potrebbero affermare di essere a buon punto per la soluzione globale della questione palestinese”.

Ha ribadito la mediazione egiziana nei colloqui di questo processo politico delicato dove nessuno potrà imporre la propria visione.

Prima della conferenza stampa finale nella serata di ieri, Mousa ha trovato il tempo per incontrare singolarmente vari leader delle fazioni palestinesi.

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