Striscia di Gaza, Al-Kaila: “Un terzo dei morti palestinesi sono donne e bambini”

Gaza-IMEMC. La ministra della Sanità palestinese, dottoressa Mai al-Kaila, ha affermato che un terzo dei palestinesi uccisi da missili e proiettili israeliani nell’offensiva di tre giorni a Gaza, sono donne e bambini.

In un comunicato stampa, rilasciato giovedì, al-Kaila ha dichiarato che l’esercito israeliano ha ucciso 34 palestinesi durante l’attacco, iniziato martedì all’alba e che si è concluso con un cessate il fuoco giovedì mattina.

Ha affermato che l’esercito israeliano ha ucciso otto minorenni e tre donne, oltre ad aver ferito 111 palestinesi, tra cui 46 bambini e 20 donne.

Il 33% dei palestinesi uccisi sono donne e bambini, e lo stesso vale per il 59,4% di quelli feriti.

“Questo fatto terrificante dimostra che Israele ha commesso un crimine grave, un omicidio premeditato di donne e bambini”, ha affermato. “Questa non è un’uccisione accidentale, o un errore, ma piuttosto una politica deliberata e calcolata”.

La ministra ha affermato che la comunità internazionale deve porre fine al suo silenzio ed indolenza, ed agire per fornire la protezione necessaria al popolo palestinese.

“Israele ha cancellato famiglie; un chiaro esempio di ciò è la famiglia Abu Malhous, che ha perso otto dei suoi membri a causa di missili israeliani “.

Ha concluso: “Inoltre, il trauma psicologico, il dolore, continueranno ad avere un impatto sulla vita di centinaia di palestinesi”.

Oltre a distruggere o danneggiare decine di case, i missili israeliani hanno causato danni a quindici scuole nei due giorni di bombardamento.

Sei studenti sono stati uccisi, e molti altri sono rimasti feriti, oltre alle decine di bambini che hanno avuto attacchi di ansia gravissimi.

I missili israeliani hanno causato danni a 185 case, in diverse parti della Striscia di Gaza.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.