Striscia di Gaza, al-Khudari: la chiusura dei valichi è una violazione della tregua.

 Gaza – Infopal. Il presidente del Comitato popolare contro l’Assedio, il deputato Jamal Al-Khudari, ha dichiarato ieri che la decisione di chiudere i valichi commerciali con la Striscia di Gaza, presa dalle autorità israeliane, rappresenta una "flagrante violazione della tregua e dei suoi accordi, e un passo indietro".

Khudari ha poi condannato l’assassinio, perpetrato dalle forze speciali israeliane, dei due giovani studenti di Nablus (si legga: Esecuzione dell’esercito israeliano contro due studenti universitari di Nablus.), invitando tuttavia le fazioni palestinesi a cercare "un accordo nazionale e a unificare il fronte interno prima di decidere rappresaglie contro i crimini israeliani".

E ha chiesto alle fazioni di "essere prudenti e auto-controllate per rompere l’assedio che affama un milione e mezzo di persone".

Da parte sua, martedì 24 giugno, anche il movimento di Hamas ha invitato le fazioni della resistenza palestinese a mantenere la calma e l’auto-controllo e a "rispettare il consenso nazionale sulla tregua nella Striscia di Gaza".

Il movimento ha anche invitato tutti i partiti e le forze nazionali e internazionali a esercitare pressioni su Israele affinché ponga fine ai massacri contro la popolazione palestinese della Cisgiordania.

 In un comunicato stampa, il portavoce di Hamas nella Striscia, Sami Abu Zuhri, ha confermato l’impegno del suo movimento nel mantenere fede agli accordi previsti dalla tregua israelo-palestinese" e ha chiesto a tutte le fazioni della resistenza di adeguarsi a tale decisione presa a livello nazionale. Un invito chiaro lanciato nei confronti delle brigate al-Quds, ala armata del Jihad islamico, che hanno risposto al massacro dei due studenti di Nablus con il lancio di razzi contro Sderot, provocando, a loro volta, la decisione israeliana di chiudere i valichi commerciali della Striscia di Gaza.

 Il Jihad islamico ha tuttavia confermato di sentirsi ancora vincolato alla tregua, anche se ha minacciato Israele di trasformare Sderot in una "città fantasma, se le forze di occupazione continueranno a uccidere nostri dirigenti in Cisgiordania".

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