PCHR. Centro Palestinese per i Diritti Umani.
Scheda Informativa.
Striscia di Gaza: attacchi nelle zone di confine e conseguenze. Aprile 2015.
A seguito del disimpegno nella Striscia di Gaza nel settembre 2005, Israele ha unilateralmente e illegalmente stabilito una cosiddetta “zona cuscinetto”, una zona vietata ai Palestinesi lungo le frontiere di terra e di mare della Striscia di Gaza. L’area precisa indicata da Israele come “zona cuscinetto” non è chiara e questa politica israeliana è in genere imposta con l’uso delle armi. L’istituzione della ‘zona cuscinetto’ è illegale sia per la legge israeliana sia per la legge internazionale.
Impedire ai Palestinesi l’accesso alle loro terre e alle zone di pesca viola numerose disposizioni del diritto internazionale per i diritti umani, tra cui il diritto al lavoro, il diritto ad un adeguato stile di vita, e il diritto al più alto standard di salute possibile. Far rispettare la “zona cuscinetto”, attraverso l’uso di armi da fuoco spesso significa, tra l’altro, sparare direttamente ai civili e / o attaccare indiscriminatamente, entrambi sono crimini di guerra.
Dopo l’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza nel novembre 2012, un accordo per il cessate il fuoco tra Israele e i gruppi armati palestinesi è stato mediato dal governo egiziano, e comprendeva condizioni relative all’accesso alle terre e al mare. In una dichiarazione online, il 25 febbraio 2013, il coordinatore israeliano delle attività di governo nei Territori (COGAT) ha dichiarato che i pescatori potevano raggiungere le sei miglia nautiche al largo della costa, e gli agricoltori potevano accedere alle terre nella zona di confine fino a 100 metri dalla linea di confine. Comunque, entrambi i riferimenti sono stati rimossi dalla dichiarazione.
Poi, il 21 marzo 2013, il portavoce delle forze israeliane ha annunciato nuovamente il ridimensionamento dell’area di pesca consentito ai pescatori palestinesi da 6 a 3 miglia nautiche. Tuttavia, il 21 maggio 2013, le autorità israeliane hanno deciso di consentire ai pescatori di raggiungere le 6 miglia nautiche.
Dopo l’ultima offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza (8 luglio – 26 agosto 2014), un accordo di cessate il fuoco tra Israele e gruppi armati palestinesi mediato dal governo egiziano, permetteva ai pescatori di navigare fino a 6 miglia nautiche. Ma le forze navali israeliane non hanno permesso ai pescatori di raggiungere questo limite visto che tutti gli attacchi israeliani hanno avuto luogo entro la zona di pesca di 6 miglia nautiche.
Dimensioni
Sulla terra, all’interno del territorio palestinese Distanza dalla linea di confine, fin dove l’accesso è consentito:
In realtà, gli attacchi contro i civili si svolgono ovunque fino a circa 1,5 km all’interno della linea di confine, che costituisce approssimativamente il 17% del territorio totale della Striscia di Gaza.
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In mare, al largo della costa della Striscia di GazaDistanza dalla costa, fin dove l’accesso è consentito:
Inoltre, è costantemente negato l’accesso alle seguenti aree:
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Impatto
Sulla terra
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In mare
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Attacchi
Aprile 2015
Attacchi | Totale | « Zona cuscinetto »di terra | « Zona cuscinetto »in mare |
Bombardamenti | 1 | 0 | 1 |
Colpiti | 27 | 12 | 15 |
Attacchi | 4 | 4 | 0 |
Asportazione di terra | 0 | 0 | 0 |
Incidenti in carcere | 3 | 3 | 0 |
Totale | 35 | 19 | 16 |
Conseguenze degli attacchi
- Morti e feriti
Aprile 2015
Conseguenze | Totale | « Zona cuscinetto »a terra | « Zona cuscinetto »in mare |
Morti | 0 | 0 | 0 |
Minori | 0 | 0 | 0 |
Donne | 0 | 0 | 0 |
Feriti | 10 | 9 | 1 |
Minori | 3 | 3 | 0 |
Donne | 0 | 0 | 0 |
Violazioni di proprietà
Aprile 2015
Conseguenze | Totale | « Zona cuscinetto »a terra | « Zona cuscinetto »in mare |
Proprietà danneggiate | 2 | 0 | 2 |
Proprietà confiscate | 0 | 0 | 0 |
Dunum asportati | 0 | 0 | 0 |
- Carcere
Aprile 2015
Conseguenze | Totale | « Zona cuscinetto »a terra | « Zona cuscinetto »in mare |
Incidenti in carcere | 3 | 3 | 0 |
Totale persone detenute | 4 | 4 | 0 |
Minori detenuti | 1 | 1 | 0 |
Donne detenute | 0 | 0 | 0 |
Note:
Una delle persone detenute è stata arrestata al valico di “Erez” a Beit Hanoun.
Traduzione di Edy Meroli