Gaza – InfoPal. A distanza di poche settimane dall’ultimo allarme, il ministero della Salute del governo di Gaza è intervenuto di nuovo per esporre la crisi delle scorte di medicinali nel territorio palestinese assediato.
“Lo stato di salute di centinaia di palestinesi ora è seriamente compromesso dalla carenza di medicinali di base e specifici per terapie”.
“Su questi pazienti incombe una concreta minaccia di morte perché parliamo di casi che necessitano di chemioterapie, dialisi e terapia intensiva. Sono centinaia le tipologie di medicinali che mancano del tutto a Gaza. Il governo di Ramallah si ostina a sostenere che la crisi è sorpassata”.
“Ma quello che abbiamo ricevuto da Ramallah non è sufficiente per far fronte all’imminente crisi, e, sebbene gli uffici competenti dell’Autorità nazionale palestinese sostengano che i carichi di medicinali inviati a Gaza siano sufficienti per lunghi periodi, i dati sul campo dimostrano un’altra realtà”.
Il ministro ha anche ricordato come, per superare quest’emergenza, le consultazioni con enti stranieri, tra cui l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e la Croce rossa internazionale (Icrc), siano intense e costanti.
“Il nostro parere è quello di evitare speculazioni politiche su malati e sofferenti della Striscia di Gaza assediata”.
L’appello del ministro di Gaza è stato pertanto rivolto anche, e in maniera esplicita, al premier del’Autorità nazionale palestinese, Salam Fayyad.
Elisa Gennaro
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