Striscia di Gaza, imponente manifestazione per i 22 anni di Hamas. I discorsi di Haniyah e Dweik.

Gaza – Infopal, martedì 15 dicembre.

Haniyah: “Hamas libererà tutta la Palestina. Le minacce di Israele non ci spaventano”.

Decine di migliaia di persone della Striscia di Gaza, nel pomeriggio di ieri, hanno partecipato ai festeggiamenti organizzati in piazza al-Katiba, nella parte ovest della città di Gaza, dal Movimento di Resistenza Islamica Hamas in occasione del 22°  anniversario dalla sua nascita.

Durante il grande festival, il primo ministro palestinese, Ismail Haniyah, ha invitato le fazioni palestinesi a trovare un accordo sull'iniziativa presentata dal presidente dell'Ufficio politico di Hamas, Khaled Mesha'al, che invita a una riunione interpalestinese per discutere la fase attuale e concordare un programma di salvezza nazionale.

La riconciliazione interna. Egli ha inoltre invitato Fatah e le fazioni palestinesi a raggiungere una riconciliazione e a disinnescare le tensioni per creare un equilibrio nazionale stabile, liberare i detenuti in Cisgiordania, riaprire le varie associazioni, fermare ogni censura ed ogni collaborazione con gli occupanti.

Egli ha poi osservato che Hamas non può cedere alle pressioni, poiché a una riconciliazione non si giunge per via coercitiva, e ha inviato così un messaggio ai membri del Consiglio Centrale a Ramallah che si riunirà fra due giorni: “Tutte le decisioni in contrasto con la volontà del popolo non sono vincolanti per il popolo palestinese, ma sono vincolanti solo per chi le prende”.

Il primo ministro palestinese ha sottolineato che il Aziz Dweik continuerà a essere il legittimo presidente del Consiglio legislativo palestinese fino a nuove elezioni libere ed eque, sostenute dal consenso popolare e da un’effettiva riconciliazione nazionale, ed ha invitato gli egiziani a completare una vera riconciliazione attraverso un'apertura alle indicazioni fornite da Hamas.

La visione di Hamas. Haniyah ha affermato che il programma proposto da Hamas invita a un accordo su un programma nazionale che lavori per porre fine all'occupazione, a rimuovere tutti gli insediamenti, a creare uno Stato palestinese indipendente nei territori occupati nel 1967 con capitale Gerusalemme, al diritto al ritorno e alla liberazione dei prigionieri e dei detenuti.

Egli ha osservato che Hamas non si limiterà solo alla liberazione di Gaza, e non costruirà un Emirato, né uno Stato o un entità indipendente a Gaza, ma “guarda alla Palestina, a tutta la Palestina dal Mediterraneo al Giordano, che rappresenta un patrimonio per tutti i musulmani sulla terra”.

E ha precisato che il programma proposto dal suo movimento sottolinea la necessità di attenersi “a una resistenza giusta, che teme Iddio, lavora con saggezza e si basa sul diritto del popolo palestinese a resistere all'occupazione”.

La guerra contro Gaza. Il primo ministro, parlando dell'ultima aggressione israeliana contro Gaza, ha ricordato che oggi siamo vicini al primo anniversario, e ha ribadito che le minacce israeliane di un nuovo attacco alla Striscia di Gaza non spaventano nessuno degli abitanti di Gaza, piccoli o grandi, donne o uomini.

E ha aggiunto: “La guerra israeliana non è stata una passeggiata… la regione non aveva mai visto nulla di simile, perciò pensavano che Hamas sarebbe sparita dopo tre giorni e che sarebbero tornati a Gaza sui carri armati”.

Haniyah ha rivelato che “l’aggressione è stata fatta per rimescolare le carte. Gli occupanti hanno sferrato l’attacco con obiettivi dichiarati: il nemico voleva provare se stesso e le sue armi, riacquistare prestigio presso la parte che riteneva la più debole, senza preoccuparsi di quanto sporca fosse questa guerra e di quante vittime innocenti cadessero”.

Haniyeh ha concluso il suo discorso dicendo: “Oggi, ad un anno dalla criminale aggressione, le cose si sono chiarite ancor di più: nessuno degli obiettivi della guerra è stato realizzato, mentre noi ci siamo ancora. La vittoria è rappresentata dalla resistenza e dalla fermezza espressa dal popolo nell'affrontare la guerra. È rappresentata dalla resistenza militare guidata dalle brigate al-Qassam”.

Aziz Dweik. Il presidente del Consiglio legislativo palestinese ha affermato il dovere di lavorare per ricostruire l'unità nazionale palestinese e sanare la frattura, rilevando che la divisione è fatale per la “causa” e che l’unica la soluzione è il ripristino dell'unità.

Dweik, dalla Cisgiordania, in un discorso trasmesso in televisione via satellite dal canale satellitare al-Aqsa, ieri, ha detto che il ripristino della libertà costituzionali dei deputati e la fine dagli attriti che ostacolano il lavoro del Consiglio aiuteranno certamente gli sforzi di riconciliazione.

Egli ha sottolineato l'importanza della resistenza nella Striscia di Gaza assediata con le seguenti parole: “L'alba della vittoria si profila all'orizzonte”, e ha rivolto ringraziamenti ed apprezzamenti ai convogli e alle delegazioni che partecipano nell’azione volta a rompere l'assedio della Striscia, dimostrando così la loro solidarietà con il popolo di Gaza.

 

Gaza – Infopal, lunedì 14 dicembre. Da questa mattina, a Gaza City, è in corso una imponente manifestazione per commemorare i 22 anni di Hamas (1987).

Dalle prime ore di questa mattina, decine di migliaia di sostenitori del Movimento di Resistenza Islamica si sono diretti alla piazza al-Katiba, a ovest della città di Gaza, per festeggiare il ventiduesimo anniversario della nascita di Hamas.

Il corrispondente di “Quds Press” a Gaza, ha confermato la massiccia presenza di sostenitori – uomini, donne, bambini, anziani e disabili – arrivati sul posto con bandiere palestinesi e del movimento.

Egli ha aggiunto che la piazza al-Katiba era già affollata tre ore prima del festival.

Hamas si considera “vincitore della guerra contro Gaza”, perciò ha chiamato il festival “Vittoria della giustizia”.

Altre info: da: http://palestine-info.info/ar/

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