Gaza – Infopal. L’Autorità per l’Energia mette in guardia su una “autentica catastrofe” che si rischia a Gaza a causa dell'ostinazione del governo israeliano nell'impedire l’ingresso di materiali necessari alla rete elettrica, dopo che le scorte a Gaza sono esaurite.
Kan‘an ‘Ubayd, vicepresidente dell’Autorità dell’Energia, afferma che “i depositi a Gaza stanno per svuotarsi: stanno per finire i trasformatori, i cavi, gli interruttori ecc. La situazione è molto grave. Israele continua a non far entrare questi materiali acquistati, in parte col sostegno della Ue, e che ora si trovano nei depositi dell’Autorità per l’Energia a Tulkarem”.
“Presto la Striscia di Gaza entrerà in una grave crisi a causa della penuria di materiale elettrico, come i cavi, i trasformatori eccetera, specialmente con l’approssimarsi di cattive condizioni meteorologiche”.
Per quanto riguarda il termine che l’Autorità per l’Energia può ancora attendere dopo il rifiuto israeliano, egli ha detto: “Siamo allo stremo. Le riserve di materiali elettrici nei depositi a Gaza stanno finendo”.
Quanto alle giustificazioni opposte dalle Autorità occupanti: “Israele non ha bisogno di giustificarsi, poiché ciò rientra nell’embargo imposto a Gaza nell’intento di ridurla allo stremo delle forze”. Il vicepresidente dell’Autorità per l’Energia ha poi osservato che numerosi progetti sono fermi a causa di tale divieto.