Striscia di Gaza, venerdì di sangue: 100 morti. Il totale sale a 1600. Quasi 9000 i feriti

13884_10203716458685556_6241698952195646999_nGaza. La giornata di venerdì è stata un’altra contrassegnata da massacri, in quanto l’aviazione e l’artiglieria israeliane hanno bombardato intensamente e ampliato gli assalti in tutta la Striscia di Gaza, portando il totale dei morti a 100.

Un attacco aereo ha preso di mira un’ambulanza e ha ucciso un paramedico – il 16° dall’inizio della mattanza israeliana -, Atef Zamili, e ha ferito sette passeggeri che erano a bordo. Si tratta anche della 13a ambulanza a essere colpita, secondo i dati forniti dal ministero della Salute.

L’esercito israeliano ha lanciato ulteriori e più invasivi movimenti di terra a al-Shujaiyya, nella zona est della città di Gaza, teatro di feroci massacri nei giorni scorsi, e a Khan Younis, nel sud della Striscia.

Il pretesto per l’invasione è la cattura di un soldato israeliano da parte della resistenza, nei pressi di Rafah, ma Hamas ammette di avere attaccato la postazione militare, un’ora prima dell’inizio della tregua, fissata per le 8 del mattino, come reazione ai vasti movimenti di terra nell’area, ma smentisce la cattura del soldato, affermando che si tratta di un “caso costruito” da Israele.

Le morti di venerdì fanno salire il bilancio totale a 1.600, tuttavia, il numero è destinato a salire, in quanto molti corpi sono ancora sotto le macerie. I feriti sono ormai quasi 9.000.

(Fonti: Maan e Quds Press)