Grave carenza d’acqua nella Striscia di Gaza assediata

Gaza. Domenica, l’Autorità per le Acque e le Risorse naturali della Striscia di Gaza ha messo in guardia sulla possibilità di una grave carenza di acqua potabile a causa dei frequenti tagli di corrente.

Durante una conferenza stampa, il vice-direttore dell’Autorità per le Acque, Mazen al-Banna, ha dichiarato che la Striscia di Gaza “sta soffrendo a causa di una grave carenza e inquinamento idrico dovuto all’esaurimento del serbatoio sotterraneo non più potabile”.

Banna ha aggiunto che molti paesi donatori smisero di sostenere la Striscia di Gaza, dopo che Hamas vinse le elezioni nel 2006, ma dal 2012 hanno iniziato a relazionarsi con le istituzioni locali, finanziando progetti per la desalinizzazione delle acque.

L’autorità delle acque ha elaborato molti piani di sviluppo basati principalmente sulla costruzione di impianti di depurazione e di desalinizzazione dell’acqua marina, tuttavia, il blocco e la mancanza di sostegno finanziario costituiscono un ostacolo fondamentale.

Banna ha affermato di ritenere Israele pienamente responsabile della crisi idrica che il popolo palestinesi sta soffrendo nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza, rilevando che il 90% delle risorse idriche sono sotto il controllo israeliano e che un colono israeliano ottiene 7 volte la quantità di acqua fornita a un cittadino palestinese.

Ha invitato a sollevare l’assedio imposto su Gaza, che recentemente è stato rafforzato attraverso le ultime misure adottate dal presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, e avvertito del suo impatto negativo sui diversi aspetti della vita.

(Fonti: PIC e Quds Press).