Al-Qishawi ha dichiarato che l’embargo israeliano sta impedendo l’ingresso nella Striscia di Gaza di farmaci e attrezzature essenziali, nonostante i ripetuti e urgenti appelli alla comunità internazionale da parte del ministero della Sanità.
Ha affermato che i pazienti richiedono di regolari sessioni di dialisi, compresi quelli che sono in attesa di ricevere il trapianto del rene, e hanno svolto tutti i preparativi necessari, compresi l’assunzione di farmaci speciali.
Al-Qishawi ha aggiunto che ci sono 54 pazienti che hanno iniziato a ricevere farmaci prima degli interventi programmati di trapianto del rene e ora sono a rischio di gravi complicazioni, incluso il decesso.
Ha affermato che la carenza di farmaci è aggravata dai continui blackout elettrici che incidono sulla qualità delle macchine per dialisi renale, mentre l’assedio israeliano impedisce anche l’ingresso di pezzi di ricambio necessari per mantenerle in funzione. Quando anche una sola macchina smette di funzionare, sono i pazienti che ne subiscono le conseguenze e devono affrontare gravi complicazioni che probabilmente porteranno alla morte.