Striscia di Gaza, le forze di occupazione sparano contro i manifestanti: 2 morti e oltre 400 feriti

Gaza-Quds Press e MEMO. Venerdì 29 giugno, le forze israeliane hanno ucciso 2 palestinesi e ne hanno feriti oltre 430. E’ il tragico bilancio di una nuova giornata di proteste ai confini della Striscia di Gaza, nell’ambito della “Grande Marcia del Ritorno”.

Una delle vittime è un bambino di 13 anni, Yasser Abu al-Naja, colpito alla testa dalle forze israeliane a est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. L’altra è Mohammad al-Hamayda, 24 anni, deceduto per le ferite all’addome e alle gambe, a est di Rafah.

Secondo i dati rilasciati dal ministero della Sanità di Gaza, oltre 430 palestinesi sono stati feriti da proiettili e intossicati dall’inalazioni di gas lacrimogeni sparati dalle forze israeliane che hanno preso di mira i manifestanti ai confini orientali della Striscia di Gaza nel 14° venerdì della “Grande Marcia di Ritorno”.

I manifestanti si sono radunati nei “campi del ritorno” ai confini orientali della Striscia di Gaza e hanno dato fuoco a pneumatici. Testimoni hanno affermato che le forze israeliane hanno sparato munizioni letali contro i manifestanti nella città di Khuzaa a est di Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza.