Studenti cisgiordani e ministro dell’Istruzione solidali con scolari gerosolimitani

Ramallah – WAFA. Lunedì, gli studenti delle scuole della Cisgiordania ed il ministro dell’Istruzione Marwan Awartani hanno espresso solidarietà ai ragazzi delle scuole occupate della Gerusalemme Est che hanno scioperato per protestare contro i tentativi israeliani di costringerli a studiare su libri di testo manipolati.

Gli studenti delle scuole della Cisgiordania portavano striscioni che denunciavano la violazione israeliana del diritto all’istruzione nella Gerusalemme Est, mentre si mobilitavano nelle loro scuole a sostegno dei loro colleghi.

Awartani, parlando da New York, dove sta partecipando al Transforming Education summit, ha invitato la comunità internazionale ad agire per tutelare il diritto all’istruzione degli studenti palestinesi nella Gerusalemme Est.

“In un momento in cui il mondo si riunisce oggi al Summit di New York sulla trasformazione dell’istruzione, per guidare e coordinare gli sforzi globali per sviluppare l’istruzione e aiutare gli studenti a riprendersi dalle ripercussioni della pandemia del Coronavirus e dalle sfide che l’istruzione deve affrontare, i ragazzi palestinesi a Gerusalemme stanno vivendo una situazione imposta loro dall’occupazione israeliana, che ha costretto i loro genitori a dichiarare uno sciopero e a non mandarli a scuola per protestare contro le pratiche dell’occupazione contro la loro identità nazionale, storica ed educativa”, ha affermato.

“I genitori rifiutano ogni forma di ricatto finanziario praticato dal cosiddetto ministero dell’Istruzione israeliano e dal comune di Gerusalemme Ovest contro le amministrazioni scolastiche, e le minacce aperte e implicite, e affermano che il diritto all’istruzione e allo studio del curriculum nazionale è inalienabile, così come è diritto di un popolo sotto occupazione scegliere il curriculum da insegnare ai propri figli, in linea con la narrazione, la storia e l’identità nazionali palestinesi, come questione sovrana. Tuttavia, ora [gli studenti] sono a casa, privati del diritto all’istruzione a causa delle politiche israeliane”, ha aggiunto il ministro dell’Istruzione.